Al mio negozio di vinili preferito Filippo mi ha colpito ancora una volta. In tutti i sensi. Mi propone questo disco a me completamente sconosciuto, di una ancor più sconosciuta band che sul finire degli anni ´70 si diede parecchio fare giù nei “peggiori bar” di Melbourne. Sulla copertina e contro copertina si staglia la silhouette di una farfalla nera su fondo grigio che di per se è già un invito all´approfondimento. Anche stavolta la mia metà intellettuale mi trascina nel gorgo della conoscenza e non mi resta che abbandonarmi alla corrente che mi porta giù fino in fondo.

Michael Savanna, nome d´arte di Michalakis “Miguel” Stelios Sergides, lascia Londra a meta dei seventies dopo aver collaborato a due album folk psichedelici: il misterioso e irreperibile “Anaconda” e a seguire “Arcadium”, approdando nella terra dei canguri per mettere su una band tutta sua, la Savanna Silver Band per l´appunto.

“Pure Silver” è un album jazz funk – rock con una spruzzata di ritmi latini prodotto e arrangiato da Gil Matthews, registrato presso gli Armstrong Studios di Melbourne tra luglio e dicembre del 1978 per la Champagne Records.

La Silver Savanna Band è cosi composta: Michael Savanna voce, chitarra, sintetizzatore e percussioni; Graham Jenks e Tony Pedroza chitarra ritmica; Paul Wheeler al basso; Anthony Doyle alla batteria e percussioni, Russell Smith al sassofono, John McCulloch e Tim Fettesalla alla tromba; Miguel Carranza al trombone; Mel Stainton al clarinetto; Alejandro Pertout Navarro congas, timbales e percussioni; ai cori Meryle Petein e Olga Binos.

Tutto l´album, perfetta alchimia tra parti strumentali e vocali, si basa su dieci composizioni lunghe e complesse permeate da un´atmosfera funk morbida e di piacevole ascolto.

La prima traccia del lato A “Ruby Running Faker” cattura subito con un groove che si ispira chiaramente al sound di Santana.

Bellissima la linea di basso phaser di Paul Wheeler in “Like I Do”, sospesa tra funk e blues, che crea un atmosfera molto rilassata, quasi notturna.

Molto bella anche “It Takes a Woman” caratterizzata da un fraseggio di chitarra e basso sostenuto dai cori.

Sul lato B si riparte alla grande già con il cosmic groove di “Take a Giant Step”. Un preludio di sintetizzatore e gong finisce per esplodere in un groove funk mid-tempo letteralmente da urlo.

Meritevole anche “Mr. Featherman” che si inoltra ulteriormente nel territorio del brano sopracitato aggiungendo l´atmosfera esotica di un canto psichedelico orientale.

Si chiude con “Just Remember” pezzo molto atmosferico e notturno che mi è sembrato proprio adatto a concludere questo album che è stato il primo ma purtroppo anche l´ultimo inciso dai Savanna Silver Band (purtroppo è anche molto difficile da reperire come NM in formato vinile).

Buon ascolto dal vostro DottorJazz.

Ah … quasi dimenticavo: Filippo Santo Subito.

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