La mia ragazza ieri è andata a fare shopping, aveva voglia di spendere, ha detto, di tirarsi su il morale, visto che io ero troppo indaffarato col mio bricolage per intrattenerla come piace a lei, e la pioggia continuava imperterrita a bagnare il pigro, grigio, pomeriggio. Quando è tornata, raggiante e con le tasche molto più leggere, tutta bagnata come un pulcino appena nato, ha cominciato a saltellare per tutta la casa, si è avvicinata allo stereo che sparava The Heads a tutta forza, e senza dir nulla l'ha tolto e ha messo su il primo dei suoi acquisti guardandomi con aria soddisfatta.
"Shirley Bassey, The Remix Album... Diamonds are Forever". Nutro profondo rispetto e ammirazione per dame Bassey, il suo orgoglio gallese misto alla sensualità color ebano, mai al di sotto dell'impeccabile eleganza, ammiccante ed etsremamente "stylish". Shirley mi ricorda i tempi dell'università, in cui dividevo l'allora mio appartamento con un ragazzo tedesco e gaio, molto gaio, che ogni sabato mattina si svegliava, metteva su la Shirley e cominciava una pulizia meticolosa della casa, ballando con la scopa e il boa di piume rosse intorno al collo... sorrido al ricordo, e mi accingo ad ascoltare sto ciddì...
L'album è una raccolta di pezzi cantati da Shirley Bassey e remixati da vari artisti e specialisti del genere. Dal dub di "Where Do I Begin", degli away Team, al drum and bossa Groove Armadiano di "Never Never Never", passando per una versione elettro funk di "Goldfinger" ad opera dei Propellerheads, che però non riesce a raggiungere il top di "coolness" guadagnato con "History Repeating" del 1998. La dama, eclettica, riesce a dare un tocco di magia a ogni nota che esce dalla sua ugola. Tutti i pezzi sono prodotti egregiamente, come il pezzo di chiusura "If You Go Away", mixato da dj Skymoo, che si destreggia tra techno e flamengo senza mai cadere nel trash. O la 70's disco di "The Big Spender" ad opera di Wild Oscar, groovie al punto giusto, da terrazza con vista sul mare, notte di luglio, daiquiri ghiacciati e belle ragazze.
Impeccabile raccolta, sebbene a mio avviso più un disco per dj's, che possono usare un pezzo per volta a seconda dell'esigenza della serata, da apripista a chiudi pista (nessun riferimento alla Fiat, grazie), che un disco da metter su e "ascoltare" seriamente. Piacevole ma impersonale, quasi indispensabile in un contesto di "gruppo", praticamente inutile come opera a sé stante.
PS: però la mia ragazza se l'è ballato dall'inizio alla fine e poi...
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