Band svedese di rock psichedelico e hard rock ispirata agli anni '70, nota per jam estese, lunghe suite e uso di sonorità analogiche e strumenti orientali.

Dalle recensioni: Kaleidoscope (’04) viene indicato come il secondo album; Different Realities è descritto come composto da due suite di circa 25 minuti ciascuna; Root Jam è un doppio live di circa 90 minuti con ospiti. I recensori citano Stoccolma come riferimento e membri/strumentisti quali K.G. West, Sam Riffer e Sanya; nelle registrazioni/eshibizioni sono presenti hammond, sitar, flauto, hurdy-gurdy, percussioni mediorientali e altri strumenti esotici.

Tre recensioni di DeBaser evidenziano l'ispirazione anni '70 dei Siena Root: lunghi brani-suite, jam estese e sound analogico. Kaleidoscope viene definito un ottimo secondo album; Different Realities è composto da due lunghe suite; Root Jam è un doppio live celebrativo.

Per: Appassionati di rock anni '70, psichedelia e jam session dal vivo.

 Kaleidoscope (’04) è il secondo album dei Siena Root e, per quanto mi riguarda, il migliore della loro discografia: una gran bella giostra di quelle grosse e colorate, in cui la musica degli Dei Antichi del rock scalcia, scalpita e scivola, scopre le gambe e mette in mostra i muscoli, ammicca e manda affanculo sempre con una certa classe, sempre con un certo savoir faire.

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 Finisce la prima suite, "We", e s'apre la seconda, "The road to Agartha": l'album, a proposito, si compone solo di queste due suites, entrambe da 25 minuti abbondanti di durata, ma non è un problema: sdraiatevi e rilassatevi, non pensate, ascoltate solo.

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 In tutto 90 minuti di musica totale presa in prestito dai migliori anni settanta che vi catapulta con la mente su quel palco di Stoccolma ma con i piedi a bagno nel Gange.

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