Quintetto svedese di rock progressivo e sinfonico, attivo dal 1995 e noto per sonorità ispirate alla scena prog classica.

Secondo la recensione di DeBaser (autore: Giona, 2011) Simon Says è un quintetto svedese. La critica menziona i membri Magnus Paulsson (tastiere, nuovo acquisto), Matti Jarlhed (batteria), Stefan Renström (basso), Daniel Fäldt (voce) e Jonas Hallberg (chitarra). Nel testo si citano gli album di riferimento: l'esordio "Ceinwen" (1995), "Paradise Square" (sei anni prima di "Tardigrade", secondo la recensione) e l'album recensito, "Tardigrade"; la recensione assegna a quest'ultimo un giudizio complessivo di 3/5 e lo definisce un "ambizioso colosso sinfonico" con elementi criticati come voce e frammenti melodici anonimi.

Recensione su DeBaser (autore: Giona) che definisce Tardigrade un "ambizioso colosso sinfonico" del quintetto svedese Simon Says. L'album richiama sonorità prog alla Genesis ma viene criticato per melodie anonime e una voce incapace di trasmettere emozione. Non mancano momenti interessanti di tastiera e chitarra, ma il giudizio resta complessivamente tiepido (3/5).

Per: Amanti del rock progressivo, fan della scuola Genesis/Peter Gabriel, ascoltatori di prog sinfonico.

 In questo caso però possiamo soltanto armarci di sano scetticismo ed utilizzare la protervia e il dileggio senofanei come faro attraverso le nebbie stilistiche dei melliflui Simon Says, quintetto svedese tornato in scena, a sei anni dal discreto "Paradise Square" e a ben tredici dal mediocre esordio "Ceinwen" del 1995, con "Tardigrade", ambizioso colosso sinfonico...

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