Gli Slipknot... i nove mostri che terrorizzarono i panorami del nu metal sono tornati, e dopo aver sfornato due album potentissimi, con influenze quasi death metal, eccoli che tornano con una innovazione: la melodia quasi pop, manifesto della commercializzazione del 90% delle band moderne.
L'album contiene qualche bel pezzo, indubbiamente, ma le sonorità, le melodie, i riff, troppo commerciali per essere Slipknot, lascerebbero allibiti chiunque. Con questo lavoro gli Slipknot sembrano aver intrapreso la stessa strada di gruppi come Korn, Limp Bizkit, System Of A Down e altri grandi gruppi Nu Metal, che finiscono nel ciclone del commerciale, sebbene abbiano le qualità per risollevarsi. Ed è con queste qualità che gli Slipknot sono riusciti, nonostante annesse critiche, a sfornare un album chiaramente sufficiente, però con qualcosa che lo tira decisamente indietro... vediamo in dettaglio.
Prelude 3. 0 è una degna introduzione che sembra quasi una marcia trionfale, e già lascia intravedere la melodia che domina l'album. The Blister Exists è la classica canzone Slipknot riproposta in chiave più orecchiabile, con la cattiveria della voce e della chitarra smorzata da toni decisamente troppo pacati, ma che non tolgono interesse a una canzone dopotutto godibile. Il terzo pezzo, Three Nil, ha un inizio che ci ricorda chiaramente il primo album di questa band, ma presto inizia ad annoiare; è quindi un tentativo di far capire ai fans che gli Slipknot sono ancora gli stessi, ma scopriremo presto che questo non è per niente vero. Il primo singolo, Duality, la canzone più commerciale dell'album (e forse la più bella) è dominata da melodie all'insegna dell'orecchiabile, quasi a voler diventare un tormentone come fu Wait And Bleed; il pezzo è nonostante tutto molto interessante, soprattutto per la chitarra e la batteria, che nonostante i 4:12 non risultano mai ripetitive. Opium of The People, con un inizio in "puro" stile Korn manifesta una certa cattiveria prima di irrompere in un ritornello da MTV alternato alla classica potenza Slipknot. Circle, un pezzo molto anomalo per gli Slipknot è una ballata con la chitarra sempre in pulito, che lascia un poco a desiderare. Welcome, con un inizio che sembra quasi una dimostrazione di bravura di Joey Jordison, è (come Three Nil) un'edizione meno cattiva delle vecchie canzoni della band, e risulterà presto noiosa. Altro pezzo estremamente commerciale, ma molto bello, Vermilion; nonostante fuoriesca dagli schemi Slipknot con influenze pop/rock, risulta un miscuglio geniale di Nu Metal e rock dei gruppi emergenti come Nickelback, Puddle Of Mudd, ecc., risultando un pezzo molto godibile. Pulse Of The Maggots, una canzone che sembra un miscuglio di punk e metal, sembra una dedica ai loro fans, e risulta presto noiosa - insufficiente. Before I Forget, altro pezzo ormai in puro stile nu-metal commerciale, è sorretto da melodie fin troppo banali e da una struttura che di Slipknot ha poco nulla. Vermilion Pt. 2 è la ripresa in acustico di Vermilion, e risulta una ballata piuttosto godibile (vista in chiave Slipknot le parole di critica si sprecano, perchè è già il secondo pezzo in pulito dell'album, cosa mai vista in un album di questa band), qualcosa di più che apprezzabile. The Nameless, è un alternanza di parti rabbiose e parti "troppo" lente per essere Slipknot, e risulta praticamente un collage di due parti che tra di loro non hanno niente in comune. The Virus Of Life, con un ritmo quasi di marcia è piuttosto interessante in tutta la sua interezza, sembrando concludere l'album con un certo tono. La traccia finale invece, Danger-Keep Away, è davvero deludente, e sembra un pezzo trip-hop veramente mal fatto in cui gli Slipknot rovinano quel poco di buono che c'era nell'album, e non spreco ulteriori parole.
Insomma alla fine l'album sarebbe anche buono se non fosse che ben 3 canzoni su 14 sono in pulito, e molte canzoni sono troppo melodiche per essere Slipknot. Penso che chiunque, fans compresi, sia rimasto un po' scosso da questo lavoro degli Slipknot, e non si può certo dire che la band stesse sperimentando. La commercializzazione di questo gruppo era già iniziata tempo addietro, ma il peso della melodia non gravava ancora in questo modo così potente. Il potenziale della band emerge chiaramente sotto la polvere dell'inutile melodia ed è per questo che mi sento di criticare aspramente questo album. Lo consiglio solo ai fans del Nu Metal commerciale alla Limp Bizkit, perchè questo album è proprio il portabandiera della commercializzazione delle band.
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