Dietro la sigla So So Modern si celano quattro glabri wave-rockers originari della terra dei Māori di cui "Crude Futures" è il loro novello platter d’esordio.

Pare si divertano un mondo a mestare e sovrapporre questi indie-gaglioffi Neozelandesi: alla base un corpulento impianto punk-funk, un discreto piglio pop sbilenco, elettronica sbarazzina q.b., una manciata di ghirigòria post-rock con l’inevitabile aggiunta di qualche krauto, che oltre essere valido apportatore di Vitamina C, insaporisce, arricchendolo, il multiforme pout-pourri.

Concessa la papabilità di assaggio, si potrebbe magari disquisire su quanto siano proprio così (così) moderni. Da degustare preferibilmente a stomaco vuoto. Ecco.

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