Bisogna ammettere che Sofia Carmina Coppola figlia di Francis Ford Coppola, sorella di Roman Coppola, nipote dell'attrice Talia Rose Coppola e cugina di Nicolas Kim Coppola alias Nolas Cage Robert Carmine Coppola Schwartzman, Jason Francesco Schwartzman nonchè zia di Gian-Carla “Gia” Coppola, è la classica mela caduta non troppo lontano dall'albero e lo dimostra nuovamente con la regia di questo recente (del 2020) godibilissimo film.

Troviamo qui nuovamente il bravo Bill Murray che dopo “Lost in Translation” di diciasette anni prima, dimostra d'esser come il buon vino, ovvero passa il tempo e illo migliora.

Stavolta veste i panni di Felix un padre un po' invadente, ricco commerciante in quadri ed oggetti d'arte, ancora un playboy nonostante abbia superato l'età della pensione.


Il film si apre con un bel pezzo alla tromba e le immagini di una coppia che s'è appena sposata, intanto passa il tempo e i ritrovano con due figlie di 10 e 5 anni, lui Dean, è un americano di colore che ha appena aperto una società a cui si dedica animo e corpo per portare avanti i propri progetti ed investimenti, lei Laura, è una scrittrice alle prese con un nuovo libro che s'è un poco arenato e fa fatica a scrivere.


Da alcuni eventi familiare ed extrafamiliari lei suppone che lui abbia una relazione extraconiugale ed in specifico con Fiona la sua bella segretaria, e ne confida i sospetti a Felix (il su babbo) il quale prende a cuore la situazione e cerca a suo modo ehm, un po' maldestro ma in buona fede di aiutarla a mo' di improvvisato detective.


Non aspettatevi grandi colpi di scena a parte nel finale di quest'ora e mezza che scorre liscia come l'olio, unica pecca William James Murray che durante un week end a Manzanillo, in un resort fronte oceano si mette a cantare una struggente canzone messicana mentre con la figlia, in incognito sono sulle tracce di Dean, lì con la segretaria per lavoro, un Murray che non storce più la bocca mentre parla (come nel film “Caddyshack” del '80, che mi son visto ieri, dove quando parla gli arriva quasi all'orecchia sinistra quasi), merito di un bravo logopedista suppongo, e niente.

P.S. per chi ama le coincidenze come me, il film ha avuto la sua anteprima mondiale al New York Film Festival il 22 settembre ehm, giorno del mio onomastico...

Carico i commenti...  con calma