Arriverà quel giorno in cui getteremo ogni cosa all'aria fregandocene di tutto e di tutti. Sbatteremo la porta dietro di noi con tanti saluti e un arrivederci da confermare. Sputeremo lungo la strada tutta la nostra rabbia, ci illuderemo degli affetti passati, ci culleremo sotto un cielo stellato, persi nella sua immensità. Spezzeremo ogni legame con quanto accaduto, incapaci di provare veri sentimenti, insensibili alle sofferenze altrui. Se dovessimo racchiudere tutta la nostra disperazione, la nostra sofferenza, racchiudere i problemi, l'ansia, la cupezza e trasformare tutto questo in musica, l'album che ne uscirebbe fuori sarebbe un'opera di schiacciante solitudine. "Through the darkest hour" è uno degli album doom che meglio rappresenta questo genere dal punto di vista emozionale e concettuale, grazie ad un sound corposo e lento, a testi complessi e di una profondità a tratti sconvolgente.

Ogni tipo di musica è il riflesso di un momento. Si dice che quando arriva l'estate album del genere vengono accantonati a discapito di opere più leggere. Ma un è un cd come questo che ti fa comprendere come in realtà la musica, e la vita in generale, non sia il frutto di un momento ma sia questa e basta. Quasi come se tutto quello che si vive e si prova sia il riflesso perfetto di una personalità più che di uno stato d'animo. Certo le cose possono cambiare ma mai drasticamente. Da quando nasciamo prendiamo consapevolezza delle difficoltà che avremo davanti e così le accettiamo sulle nostre spalle. "The 8th Day: Mourning".

Allo stesso modo sappiamo quando tutto stà per finire, quando il domani non esiste e siamo costretti a vagare nell'infinita durezza del presente. "The 9th Day: Awakening".

Il lento snodarsi di "Pain" ci fa comprendere come in realtà è il dolore il sentimento preponderante in un'esistenza. Felicità e gioia sono momantenee, mentre è eterno il nostro sperare in qualcos'altro, in meglio. "Eternal (Dreams Pt II)".

Presa coscienza della nostra malattia attraverso le distorsioni vocali di "Perfect insanity", la conclusione pone una pietra su qualsiasi chimera di risollevamento. L'uomo è ormai frantumato, quasi disossato, incapace adesso più di prima ad opporsi a tutte le schifezze di questo mondo, di un'esistenza costretta prepotentemente in una direzione non sua. "Shattered my spirit" è tutto questo: un dolmen musicale che distrugge ogni ultima, definitiva, flebile ricerca di speranza.

I Solitude Aeturnus hanno creato con Throgh the darkest hour un'opera meravigliosamente sofferente dovuta a diversi problemi discografici con la label ma anche a guerre interne alla band, che dovette cambiare più volte line up prima di trovare la definitiva stabilità.

Meno male che esistono album di questo tipo, nella storia, nella musica, nella vita. Un disco che non è la semplice unione di note ma che tocca davvero il cuore, ridestando sentimenti che si credevano ormai sopiti.

1. "Falling" (4:07)
2. "Haunting The Obscure" (5:31)
3. "The 8th Day: Mourning" (6:07)
4. "The 9th Day: Awakening" (5:02)
5. "Pain" (7:06)
6. "Pawns Of Anger" (6:36)
7. "Eternal (Dreams Part II)" (7:51)
8. "Perfect Insanity" (6:15)
9. "Shattered My Spirit" (8:26)

Elenco tracce e testi

01   Falling (04:07)

"I walk in the sands of Eden
Where the blue pyramids sleep
I close the world behind me
For my future soul to keep

longer than I want to know them
Spawning dirges fill my veins
A ritual reaction
I drop the face and play the game
I growl at familiar strangers
The sands are needles there
The dust will crawl in anguish
Like the bones inside my lair

[CHORUS]
Move You fall And we die

Move into the circle
You fall on your knees
And we die here waiting
You fall on your knees

Won't somebody tell me why
Somebody please show me where
I lost that dream sensation
In this bitter midnight air
We melt inside of centuries
Awaiting new arrivals
Dressing in lost shadows
like costumes for the dying"

02   Haunting the Obscure (05:31)

03   The 8th Day: Mourning (06:07)

04   The 9th Day: Awakening (05:02)

05   Pain (07:05)

06   Pawns of Anger (06:35)

07   Eternal (Dreams Part II) (07:50)

08   Perfect Insanity (06:14)

09   Shattered My Spirit (08:26)

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Altre recensioni

Di  Hellring

 Downfall è comunque un disco di assoluto valore, ancora una volta costruito attraverso un songwriting di potenza garantita.

 Era difficile riconfermarsi dopo il superbo capolavoro precedente ma i Solitude Aeturnus sono riusciti ancora una volta a dare alla luce un album compatto e ben suonato.