L'ho già scritto altre volte: Dio benedica la Sub Pop e Jack Endino. Ma è giusto ripeterlo perchè questo è uno di quei singoli "killer" che tutti dovrebbero avere in casa.

Pubblicato dall'etichetta di Seattle nel 1988 e ristampato in Europa due anni più tardi dalla label tedesca "Glitterhouse". Possiedo e venero questa ultima versione in vinile comprata a poche migliaia di Lire nel mio piccolo-grande auditorio musicale che è stato il Bloom di Mezzago.

Pochi giri di parole: per me, insieme a Temple Of The Dog e Mad Season, l'opera musicale migliore venuta fuori dalle fredde e nebbiose lande dello stato americano di Washington. Nessun dubbio in merito.

Veniamo al singolo: Sonic Youth e Mudhoney (non servono presentazioni in merito riguardo le due band) che si scambiano un brano. E sono dolori uditivi!!

Partono i Sonic Youth, o se meglio credete i Sonic Honey come ironicamente riportato sulla copertina dello split, che si gettano nella mischia con un'interpretazione leggendaria di "Touch Me I'm Sick". Due minuti e poco più di Noise-Punk con la voce di Kim mai così strascicata ed efficace; le chitarre tirate allo spasimo del binomio atomico Moore-Ranaldo scorticano l'udito dell'ascoltatore dai primissimi secondi, lanciandosi in turbinosi assoli che sporcano a dovere il breve brano. Una fiammata che si conclude in un'attimo. Un immenso capolavoro. Punto e a capo.

Giro il vinilozzo e mi aspettano gli oltre sei minuti da incubo dei Mudhoney, o Mud Youth se preferite, che si cimentano con "Halloween". E qui ho ben poco da dire. Una mazzata epocale; un delirante viaggio; un trip uditivo che si poggia sulla frammentata e cartavetrosa voce di Mark, mentre il suo compare Steve gli tiene testa accompagnando il percorso del brano con l'acidità della sei corde. Canzone che cresce di intensità, con un andamento Blues-Noise-Psichedelico da urlo; con un finale alla nitroglicerina.

Null'altro da aggiungere...Superfuzz Bigmuff...

Ad Maiora.

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