Tralasciando l'omonimo live Ep, è questo il primo album dei newyorkesi Sonic Youth (abbinato all' Ep "Kill Yr. Idols", entrambi del 1983), e la differenza tra ieri e oggi ("Nurse") è abissale: una furia caotica degna del miglior punk permea gran parte dei brani, all'insegna del noise puro ed estremo; dissonanze a tonnellate, muri di chitarre scordate, il tutto contenuto a malapena nei brandelli che rimangono della forma canzone... sembra quasi che gli sbilenchi accenni di struttura siano niente di più che accessori nelle mani di quello che è il vero protagonista, il disordine sonoro.
E quando le atmosfere si fanno più rarefatte (mai pulite comunque) si raggiunge una sorta di ipnosi malata, come in (She's In A) Bad Mood e Protect Me You, veri e propri mantra oscuri, ossessivi.

Voglia di sperimentare dappertutto, del resto siamo a New York nei primi anni '80, periodo in cui fermenta la sottoscena No Wave (DNA, Contortions, Lydia Lunch, ...), e artisti del calibro di Glenn Branca, tra i mentori della gioventù sonica. Certo non c'è la perfetta simbiosi tra rumorismo e pop che rende tali capolavori come "Sister" e ancor di più "Daydream Nation", ma quello che colpisce qui è l'urgenza di esprimersi, che trasuda da ogni singola nota, la quantità di caos contenuta in un dischetto così piccolo... e poi la voce di Kim Gordon, irruenta come poche volte in seguito, basti sentire la live cover della stoogesiana I Wanna Be Your Dog.

Ascoltare questo disco fa male, è nocivo, è una perversione masochistica, ma in fondo il titolo è un' avvertenza: la confusione è sesso. E dovete credergli, ragazzi.

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