Mors voluntaria
venerabilis es dea
me suaviari cum labris frigorum
tu obscurissima omnes deorum...

No, non è l’intro di qualche solito gruppetto black metal. Piuttosto, così inizia Todeswunsch, uno dei capolavori di quella mente geniale di Sopor Aeternus. Pura disperazione.
Fa venire i brividi, Flesh Crucifix. Mette una tristezza che solo le altre tracce potranno ancor più solcare. Una nera marcia, una cupa litania. Chissà a cosa pensava, Anna Varney. Al suo passato, forse. Tra le botte ricevute in famiglia e gli anni dell’adolescenza… o forse pensava ai tentativi di suicidio. Forse ancora, ai momenti più neri, sconsolati, quando si chiudeva in camera per giorni, per mesi, lontano dalla luce ma lontano dalle persone, così cattive e spietate…
I toni si incupiscono facendosi più gotici in Die Bruderschaft Des Schmerzes, dove spadroneggia la soffertissima voce di Anna scandita da una semplice musica di sottofondo.
Con Shadowsphere si cambia leggermente rotta a favore di una specie di “folk nero”, se così può essere chiamato. Bellissima Saltatio Crudelitatis, la cui dolcissima intro è seguita da una voce più “dosata” di Anna che corona nel migliore dei modi questa oscura ninnananna. Piccolo intermezzo, che precede la cattivissima Soror Sui Excidium, dove la voce di Anna diventa a tratti stridula per incutere ancor più timore. Dopo la gradevole Le Théâtre De La Blessure Sacrée abbiamo una delle canzoni più belle del disco, The Devil’s Instrument che ha la cadenza di una ballata neoclassica. Ma solo apparentemente. Si tratta invece di una delle tracce più disperate del disco: “Sepolta disperatamente nel mio torace/ Una rosa per me stesso ed una per il chi muore/ Una serenata di lacrime, senza vita/ Sentiamo il ritmo, ma non c’è nessuna orchestra da vedere…”
Ancor più strana la title track, il cui testo mette ancor più in risalto le sensazioni dell’album:“Suicidio, dolce suicidio/ L’oscurità più profonda avvolge i miei occhi…/ Suicidio, dolce suicidio/ L’oscurità emette getti neri che rannuvolano la mia mente…/ Suicidio, dolce suicidio/ L’oscurità più profonda nel mio cuore…/ Suicidio, dolce suicidio/ La mia torbida anima non conosce la luce…
La breve Drama Der Geschlechtslosigkeit è solo un preludio alla tragicità di Freitod-Phantasien e ancor più in profondità alla successiva Drama Der Geschlechtslosigkeit Part 2 che risulta quasi romantica rispetto a tutto il resto.

L’altra delle “tracce brevi” invece è a compendio di Somnambulist Secret Bardo-Life, dove è quasi la speranza (donata dalla morte) ad impadronirsi dell’ascoltatore: “Nessuna luce od oscurità è qui per sapere il mio cammino/ non ci saranno più tristezza né dolore./ Posso volare, sì, posso volare e non sono più qui/ possa questa vecchia carne restare laggiù per sempre/ non getterò via un sogno./ No, non me ne importa...”
Bellissima anche Only The Dead In The Mist, il cui breve testo viene ripetuto varie volte fino alla conclusione. Anche qui il pensiero di Anna si fa strada: “Anime morte senza riposo, le tombe sono solitarie e fredde./ Ma la promessa pace temo non la troveremo mai/ e questo posto resta lontano/ oltre la notte più crudele…
Quasi una “canzone” invece This Profane Finality assolutamente interessante anche se più sperimentale rispetto al disco (in alcuni tratti sembra il Rondò Veneziano!), perché esce dai canoni affrontati in precedenza. La degna chiusura è affidata ad un’altra “breve”, ovvero Cage Within A Cage.

Cosa dire? Mi spiace di essermi dilungato, ma vi assicuro che questo album non può colpire coloro che hanno un animo sensibile. Anche per questo ho voluto inserire spezzoni di testi che racchiudono in poche parole tanta sofferenza. Lontano anni luce dai cliché di qualsiasi genere (dark, gothic, black folk, non si può dire) e in particolar modo da quei gruppi artificiosi che “giocano” con i sentimenti di tristezza, che “usano” la disperazione e “svendono” lo smarrimento. Qui ragazzi è TUTTO VERO. Questa verità, questa profonda solitudine che si evince anche dall’alone di oscurità che avvolge il personaggio. Ma credetemi, niente è pretestuoso di ciò che fa Anna. Concludo davvero, ora, ma con uno spezzone di una delle pochissime interviste rilasciate (dove peraltro Anna ha detto di non sapere il numero dei suoi fans…”mi dispiace, io non conosco realmente queste cose…”):
"Vuoi lasciare qualche parola finale per i fans italiani?"
"Bene: SIATE SINCERI, perchè ogni bugia uccide una parte del mondo così come uccide una parte di voi stessi.

Siamo sinceri. Questo è un capolavoro. Scavate nelle vostre anime. Meditate, perché non sempre tutto andrà bene. Perché ogni giorno ha le proprie ansietà. Oh, l’esistenza…

Elenco tracce testi e video

01   Flesh Crucifix (Suffering From Objectivity) (01:52)

02   Die Bruderschaft des Schmerzes (Die Unbegreiflichkeit des Dunklen Pfades, den die Kinder Saturns gehen...) (05:52)

03   Shadowsphere, Part 1 (The Monologue-World and Subconsious Symbols) (05:02)

04   Shadowsphere, Part 2 (02:36)

05   Saltatio Crudelitatis (Tanz der Grausamkeit) (05:48)

06   Just a Song Without a Name (00:30)

07   Soror Sui Excidium (Geliebte Schwester Selbstzerstorung) (04:35)

08   Le Théâtre de la blessure sacrée (02:58)

09   The Devil's Instrument (05:20)

Thoughts are spinning their inescapable threads
transforming us cruelly into marionettes.
Everything I feel is pain
and the Devil holds us in his hands.
Buried desperately in my chest
a rose for myself and a rose for the dead.
A serenade of tears, lifelessly
we feel the beat, though no orchestra is there to be seen...
I am you, I am you - you are me,
what I am, what are you - who are we ?
What is truth and what is lie,
who are you and what am I?
In a cradle of mercy we are sleeping
the half-sleep of oblivion.
No holy water could wash away our faults
nor do benediction purify our unclean souls.
The gates remain locked
for the wingless children of wrath,
so long ago splintered and trodden down
us children of glass...
Please, my Lord, extinguish the light,
the illumination hurts my eyes.
My choice was wrong, so wrong:
truly everything is pain...
We are crying with wolves
like stone we are sleeping with the dead;
soon we'll be gone and you're left
the instrument...

10   Todeswunsch (05:40)

11   Drama der Geschlechtslosigkeit, Part 1 (02:05)

12   Freitod-Phantasien (03:25)

Two half figures stand ashore
the darkest lake embraced by cold
veils of mist and icy breath
blows the leaves away...
And the old black trees spread their long dead arms.
As the souls of the dead call across the water
they both step down into the coldest depth...

13   Drama der Geschlechtslosigkeit, Part 2 (05:09)

14   Saturn-Impressionen (02:47)

Der kalte See liegt schweigend im Nebel
und ewig wird er sein.
Sie alle hat er bereits empfangen,
und auch ich tauche bald in seine Fluten ein.
Die Zeit, sie liegt schon weit zurìck,
als das Erste von uns sank in die Tief hier.
Die blauen Leiber einsam faulend,
nur ihre Stimmen rufen nach mir.
Dies ist mein Schicksal und mein Verlangen,
sein kaltes Grab ist mein Pflicht.
Ich bin ein Letztes meines Geschlechts,
und ich weiŸ er warted schon auf mich...

15   Somnambulist's Secret Bardo-Life (Does the Increase of Pain Invites the Absence of Time?) (04:17)

16   Not Dead but Dying (05:15)

Take my hand in the old 'Theatre Of Seven Hells',
a ferry that bowed its wings,
we call Her: 'Moon by Day'.
Life - a book of painful tongue that hurts our ears.
Flowers of the end, their seed shall grow.
Your breath shall be my coat,
the underworld is, oh, so cold.
The dead don't feel chill,
but please, hold me warm.
The aweful night has gone; what lay before...
we can't remember.
Even Morpheus has drowned in the lament
of his own weeping shadow...

17   Only the Dead in the Mist (05:13)

18   This Profane Finality (04:35)

19   Cage Within a Cage (...Within a Cage Within a Cage...) (02:00)

Carico i commenti...  con calma