Torno ad esibirmi come recensore dopo circa 7 mesi,e l'opera che via via descriverò è un capolavoro del genio di Stanley Kubrick, regista newyorkese, mancato tragicamente 8 anni fa. Nel 1971, questi scrive, produce e dirige "Arancia Meccanica", tratto dall'omonimo romanzo di Anthony Burgess. Film violento. Film divertente. Film realista. Film psicologico. Tanti gli aggettivi che si possono attribuire a questo lungometraggio, inizialmente censurato in vari stati.

"Eccomi là. Cioè Alex, e i miei tre drughi. Cioè Pete, Georgie e Dim. Ed eravamo seduti nel Korova Milkbar, arrovelandoci il Gulliver per sapere che cosa fare della serata. Il Korova Milkbar vende latte +, cioè diciamo latte rinforzato con qualche droguccia mescalina, che è quello che stavamo bevendo. E' roba che ti fa robusto, e disposto all'esercizio dell'amata ultraviolenza."

Così si apre questo film, tratto come già detto, dal romanzo distopico di Brugell, da egli scritto nel '62, basato su una società futuristica votata all'esasperata ultraviolenza e al condizionamento del pensiero umano. Il protagonista in questione è Alex De Large, giovanotto sveglio e da una spiccata intelligenza e vivacità, leader di una banda che rapina e compie atti di stupro perennemente, tra le case della gente comune. Egli è appunto capo dei Drughi, che insieme a lui trascorre le notti a torturare le persone nelle loro abitazioni, a scontrarsi con gang rivali e a pestare barboni.

"Una cosa che non mi era mai piaciuta, era la vista di un vecchio sporco e sbronzo, che abbaia canzonacce care ai suoi padri e procede di rutto in rutto, come se avesse tutta una lurida orchestra nelle sue putride budella"

Alex vive con i suoi genitori, è controllato severamente da un Ispettore Giudiziario, il quale controlla meticolosamente ogni singola mossa del ragazzo, e le sue passioni sono l'esercizio dell'ultraviolenza e la musica di Beethoven, il quale chiama affettuosamente Ludovico Van. Molti i disaccordi che trova con i suoi Drughi. Georgie vorrebbe avere maggior controllo della banda, mentre Dim non vorrebbe essere continuamente e insistemente sfottuto per i suoi atteggiamenti da bullo e per la sua precoce stupidità. Una sera come le altre, essi infatti tradiscono e feriscono al naso il loro capo, il quale involontariamente aveva ucciso un'eccentrica collezionista d'arte,quando l'intento era di rapinarla solamente. Dunque, venendo trovato dalla polizia, il giovanotto è portato in centrale, e in seguito condannato a 14 anni di reclusione, in mezzo a criminali che sbavano ad ogni movimento del ragazzo. Lì viene a conoscenza dell'iniziativa del nuovo Governo in carica, che promette la scarcerazione immediata, a patto che ci si sottoponga ad un innovativo programma di "rieducazione", il Programma Ludovico. Senza fare troppe domande, accetta tutte le condizioni e viene trasferito in un luogo popolato di medici in cui viene costretto a vedere scene di violenza su uno schermo, mentre gli effetti di una sostanza iniettata poco prima cominciano a fargli provare un dolore fortissimo ed una sensazione di «morte da soffocamento», come puntualizza il conduttore dell'esperimento. In questo modo, nel giro di due settimane viene completamente condizionato a provare quella stessa sensazione di soffocamento e dolore di fronte a qualsiasi stimolo evocato nei film che aveva visto: violenza, sesso e la Nona Sinfonia di Beethoven.Alex viene liberato,ed ufficialmente etichettato come "uomo mentalmente guarito dallo Stato". Purtroppo, nel giro di un giorno, egli dovrà fare i conti con gente da lui precedentemente violentate e picchiate, come barboni, i suoi vecchi Drughi, e il marito di una signora stuprata da lui e dai suoi compagni, morta mesi dopo a causa di una polmonite. Infatti, Alex non sarà più dotato di libero arbitrio e verrà considerato come la vittima perfetta, non potendo più difendersi.

Il tutto finisce con un grave incidente, Alex viene portato in ospedale completamente rotto, e qui fortunatamente riuscirà a riprendersi completamente, anche psicologicamente. Mentre il povero giovane trascorre il tempo in ospedale, riceve la visita del Ministro dell'Interno, che si assicura di nuovo la collaborazione di Alex. E mentre quest'ultimo gli stringe la mano come in segno di approvazione, e viene colto da una visione goduriosa e a lui conosciuta: di nuovo sesso, di nuovo la sua adorata nona di Beethoven (che in seguito alle cure da lui seguite non riuscì più ad ascoltarla), e, stavolta, una società che lo approva.

Note: in alcuni pezzi del film viene usato un linguaggio particolare, un incrocio tra inglese e russo (gulliver=cervello)

P.S. Ho scritto questa recensione in malattia, e spero che la gradiate, non tanto per espressioni tecniche, ma più per l'amore che io ho per questo film, nonostante abbia solo 15 anni.

Cheers!

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