Eccolo, il migliorissimo disco degli Steely Dan! Risparmiandovi la descrizione del gruppo fatta già si "Can't Buy A Thrill", premetto solo che stavolta l'inossidabile duo Fagen (voce e piano) e Becker (basso e chitarra) assolda una quantita incredibile di session-man (7 musicisti solo tra sax e flauto, 5 chitarristi aggiuntivi, e così via), per realizzare il più ambizioso album della loro carriera.

Mettiamo su il cd/vinile e si apre la meravigliosa, stralunata "Black Cow" che condivide con molte altre composizioni del duo i suoi testi sarcastici. Per quanto riguarda la title-track credo di non avere il diritto di parlare. Chi sono per farlo davanti ad un opera del genere? La perfetta fusione tra la musica che abbiamo sempre amato, Jazz, Rock, Pop...

Up on the hill

They think i'm okay

or so they say...

Chinese music always set me free

Angular banjoes

sounds good to me

AJA

When all my time dancin' in through

i run to you

Passati i sontuosi otto minuti di Aja un'altro capolavoro ci aspetta: è "Deacon Blues", anch'essa indescrivibile, unanimamente ritenuta tra i capolavori degli Steely. Peg, dal canto suo, è un ottimo Funky nel quale la leggenda dice si siano alternati sette chitarristi prima che i due esigentissimi Steely Dan scegliessero Jay Graydon per fare l'assolo del brano.

Seguono quelli che considero i due (bei) riempitivi: "Home at Last" e "I Got The News", che comunque aggiungono punti all'album assurto a capolavoro dopo le prime tre tracce.

Poi "Josie", dal ritmo funky e saltellante, chiude il disco in bellezza. 

Siamo nel '77, il triste anno della prima ondata punk, ma questo Aja, meravigliosamente anacronistico, divenne disco di platino USA. E sono sicuro che la grande mucca nera fosse anche simpatica.

Una curiosità: nella mio cd (edizione rimasterizzata del 1999) c'è scritto "STELLY DAN". Varrà mica una fortuna?

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