Ancora dalle parti di Steve Wynn; ancora dalle parti di un più che buono lavoro solista uscito sul finire degli anni novanta. Come sempre lontano dalle grandi ribalte, dai grandi numeri di vendita; poco importa a Steve di apparire. Prosegue imperterrito sulla sua strada grazie ad uno straordinario talento di scrittore Rock.

Il suono del disco, dopo la parentesi solare di "Swetness and Light", è nuovamente dalle parti del tanto amato Rock-Psichedelico; facendosi aiutare questa volta da musicisti del calibro di Chris Brokaw, Tony Maimone (qualcuno se lo ricorda nei Pere Ubu e nei primi due lavori solisti di Bob Mould?), e la compagna Linda Pitmon. Per un concreto risultato finale grazie al lavoro in fase di produzione dell'affidabile John Agnello, capace di dare spazio alla naturale indole Pop di Steve come nella lieve "Cats and Dog" con il superbo controcanto di Linda a tener testa all'ex leader dei Dream Syndicate (come sempre mi è doveroso citare questa indimenticabile band pronta fra qualche mese al rientro discografico!!).

La decisa e sferragliante "Nothing But The Shell" che inaugura il disco; la nervosa ed acidula "My Favorite Game"; una title track così intima e notturna nel suo lungo sviluppo; la fascinosa ballata "In Your Prime" ed il suo ritornello di una semplicità imbarazzante da tanto lineare e scorrevole, con un finale a salire dove le chitarre si ergono ad indiscusse protagoniste. Un lavoro a 360 gradi perfettamente a fuoco che si conclude con la dinamicità di "500 Girl Mornings": si sfiorano i sette minuti con due accordi di numero ripetuti all'infinito che rimandano per forza al passato "Sindacale" del ragazzo californiano.

In conclusione un classico ed imperdibile lavoro; fidatevi del vecio DeMa. Buttateci un convinto ascolto e mi darete di sicuro ragione...THE MASK OF SHAME...

Ad Maiora.

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