Stavo ascoltando No. 4 e Purple in playlist la sera prima di apprendere la notizia.

Ad un tratto partì quella sequenza lenta e sensuale di note.
Lessi che avevi trovato quelle parole nel bel mezzo della solitudine.
Narrava di una delusione amorosa.
Di una donna che ti attendeva dietro la porta, una principessa che uscì dalla tua vita.

In qualche modo ogni cosa tu abbia scritto mi riguardava. Mi capitava di ascoltare le tue parole e pensare: " Ci hai azzeccato anche stavolta Scott ".

Molti sapevano sarebbe finita così, dicevano che eri una famosa testa calda autodistruttiva.
Ma, mi viene da pensare: Quante di quelle persone hanno fatto una chiacchierata con te, senza che fosse per un'intervista?

Quanti hanno avuto il coraggio di dirti: " Be Scott, non puoi biasimare la band per la loro decisione. Ti sei comportato da moccioso. Perché non chiedi scusa e vedi come si mettono le cose? ".

Dean, Robert ed Eric non ti odiavano mica. Si percepiva dal loro sguardo all'ennesima domanda che ti riguardava, la loro amarezza. Come quella sul viso di un padre che molla un ceffone al figlio.

Qualche tempo fa, il giorno dopo la tua partenza, postarono un video in cui mostravano le tecniche usate in studio e l'arrangiamento di questo pezzo. Così chiamato poiché scritto nell'omonima città.

Ad un certo punto, dopo aver eliminato la chitarra e la sezione orchestrale, si fermarono ad ascoltare la tua voce li davanti al mixer.

Solo la tua voce, sofferente e cauta, registrata 17 anni prima.

Potevi leggere i loro volti,
come se l'avessero sentita per la prima volta.
Si lanciarono qualche occhiata e stettero in silenzio.

Stavano ascoltando un suono limpido, puro, ma al tempo stesso ricolmo di malinconia e oscurità.
Tu la nascondevi, ruggendo con quello sguardo fiero, che ultimamente avevi abbandonato.

Pochi come te mi hanno fatto venire la pelle d'oca, ed io, pur sapendo di scrivere stupidamente a me stesso stanotte, ti ringrazio per essermi stato, in qualche modo, accanto con la tua voce.

Non per avermi dato risposte che non avresti saputo darmi.
Ma per avermi poggiato una mano sulla spalla.

É meglio giacere nell'oscurità o stare sotto un sole che non senti sulla tua pelle?

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