Recentemente è uscito l'ultimo album dei Subsonica,"Terrestre".
I Subsonica in questo ultimo album mettono in evidenza sonorità più rock, difatti si pone come l'album più rock della loro produzione. Guarda caso il chitarrista, Max Casacci, in questo usa la doubleneck 12 corde (usata anni prima dal grande Jimmy Page).

La prima canzone dell'album "Corpo a corpo", è caratterizzata dalla voce molto forte di Samuel, anche se la musica non è altrettanto forte. Nel brano "Abitudine", scelto dal gruppo come il primo singolo, la musica mostra le sonorità rock assenti negli album precedenti, e si pone come il capolavoro dell'album.
Ciò che rende piacevole quest'album è la voce di Samuel, sempre più aggressiva, e il suono molto più convincente, tanto da potersi definire Hard Rock, ma è sempre legato al rock italiano.

Con quest'album i Subsonica si confermano una band in continua evoluzione, in vicinanza all'hard rock e allontanandosi sempre più dalle radici dell'elettronica.
Le altre canzoni non sono da meno come l'incisiva "Ratto", caratterizzata da una strofa apparentemente allegra, ma che esplode nel ritornello, tirando fuori dal cilindro un rock acceso."Giorni a perdere" si avvicina a "Ratto", ma presenta elementi un po' più melodici nel ritornello.
Consiglio veramente a tutti di ascoltare quest'album: non ve ne pentirete!

Elenco tracce testi samples e video

01   Corpo a corpo (03:57)

Stanco di vedere le parole che muoiono
stanco di vedere che le cose non cambiano
stanco di dover restare all'erta ancora
respirare l'aria come lama alla gola.

Stanco di vedere le parole che muoiono
stanco di vedere che le cose non cambiano
stanco di dover restare all'erta ancora
respirare l'aria come lama alla gola.

Andare a piedi fino a dove non senti dolore
solo per capire se sai ancora camminare.
Il mondo è un corpo coperto di lividi,
i miei pensieri sempre più vividi.

Corpi sulla strada che di lasciano affittare,
tavole anatomiche da saccheggiare.
Corpo perfetto, corpo immortale.
Il corpo è la frontiera che si può violare.

SANTI BUROCRATI SANGUE D'IPOCRITI
LA VITA SPESSO E' UNA DISCARICA DI SOGNI
CHE SEMBRA UN FILM DOVE TUTTO E' DECISO
SOTTO AD UN CIELO D'UN GRIGIO INFINITO.

Andare a piedi fino a dove non senti dolore
solo per capire se sai ancora camminare.
Sono le gambe piene di lividi,
sono pensieri sempre più ruvidi.

Corpi di macerie da telegiornale,
corpi diplomatici in diretta a conquistare.
Suona la marcia suonala ancora,
la morte veste bene quando scatta l'ora.

Cristi che piangono per troppo dolore,
l'angoscia di un pianeta che puoi sezionare.
Taglia la torta, tagliala ancora:
chi è ricco resta vivo mentre chi è povero muore.

Corpi e macerie da conquistare
per un corpo d'armata sotto le fanfare.
Corpo straziato, corpo a corpo,
il corpo è l'innocenza che si può spezzare.

SANTI BUROCRATI SANGUE D'IPOCRITI
LA VITA SPESSO E' UNA DISCARICA DI SOGNI
CHE SEMBRA UN FILM DOVE TUTTO E' DECISO
SOTTO AD UN CIELO D'UN GRIGIO INFINITO.

SANTI BUROCRATI SEME D'IPOCRITI
LA VITA è SCRITTA SOPRA UN CUMULO DI SOGNI
COME IN UN FILM DOVE TUTTO E' DECISO
SOTTO AD UN CIELO DI UN GRIGIO INFINITO.

02   Ratto (04:35)

03   Vita d'altri (03:34)

04   Abitudine (04:52)

05   Gasoline (05:37)

06   Incantevole (05:07)

07   L'odore (04:04)

08   Alba a quattro corsie (06:53)

09   Salto nel vuoto (04:25)

10   Giorni a perdere (04:17)

11   Amantide (04:07)

12   Terrestre (04:20)

13   Le serpi (04:48)

14   Dormi (03:53)

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Altre recensioni

Di  Pollack

 Questa volta l'elettronica da primo piatto è passata a contorno, solo il tempo potrà dire se la svolta è positiva.

 Godiamoci il presente ballando sulle strofe di L'Odore: "Ma voglio che tu/tu piano faccia strage di me/in un incerto compromesso/tra la mia anima e il suo riflesso".


Di  AR (Anonima Recensori)

 Il fatto è che stavolta Boosta, Samuel e compagni hanno fatto un lavoro alquanto blando.

 Il resto dell’album è sciatto, sembra che i torinesi non sappiano come suonare le canzoni che hanno scritto.


Di  Taurus

 Un disco molto più rock dei precedenti, con chitarre sempre presenti e i classici riferimenti elettronici.

 Il disco pur non essendo brutto ha il difetto di non riuscire sempre a tenere viva l'attenzione, smarrendosi in diverse occasioni.