Lei, acqua e sapone riempiono un nome da Russia mignotta.
Synth anni ottanta, voce profondamente dolce da novembre nella ex Berlino est.

Tappeti ambient grigi, pacati, da risvegli grigi a fianco dei suoi capelli spettinati. Occhiali nerd sul comodino. Una copia di Steinbeck conferma l'età.
La domenica e il dolce far nulla, sogni di ragazzi, nulla di particolare, di trascendentale, di importante. Tutto molto istintivo. Derivativo.
Colpisce la semplicità. Pop che è sempre stato fra queste pareti, sotto queste coperte, nascosto in questi cassetti.

Un bacio frugale, un sole bianco, biscotti che si rompono nel tè.
I calzettoni a righe sopra le ginocchia, le cosce da studiare. Guardarla e sapere perchè sei nato.
La porta si chiude, la domenica l'inghiotte. Ti restano fino a questa sera i suoi occhiali nerd e queste note imprigionate.
E Berlino che urla nel vuoto di un desaturato cielo autunnale.

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