"Lei possiede le chiavi della stanza laggiù. E io, io la seguirò, ma non entrerò lì. Yeah, noi soffriremo per nulla, e mai perdoneremo. Dio non hai mai detto a nessuno di agire così. Un secondo al tuo cospetto è un miracolo d'amore. Un secondo rifiutato un miracolo d'amore. L'uomo giovane è insicurezza nel disgusto di un amante. La donna è forte nel suo accomodante letto di bugie. In qual modo potranno essi abbracciare ciò che non possono percepire ? E come potranno amare quel che essi hanno fallito ad irretire ? Un secondo tra i tuoi ricordi è un miracolo di bugie. Un battito del tuo cuore è un miracolo d'amore. Bianche luci in un cielo scuro un miracolo d'amore. Un attimo solo tra le tue braccia un miracolo d'amore.."

Così recita Michael Gira, e subito dopo è giubilo, tripudio e palpitazione. Un coro trionfale di rumorismi magmatici, unito a dinamiche di una potenza e di un'intensità forse rimasti senza eguali, anche ora nel nuovo secolo della sperimentazione, infercita di preziosismi carpiti a forza dal passato e piegati alle più disparate esigenze.

Gli Swans sono il tipico esempio di come un certo senso del sublime faccia realmente la differenza. "Swans were the shit", come ho letto da qualche parte negli annali della musica underground... Questo gruppo meritava veramente la palma d'oro dell'Olimpo della Musica più Vera: il livello di compiacimento della propria inevitabile commiserazione che raggiunge insperate vette di desolazione interiore, la musica è sacralità impazzita, improvvisa come il gridolino di un neonato in fasce, la maestosità dei temi trattati (amore, potere, lo scorrere del tempo, fallimento, morte) si carica, al procedere del disco, di risvolti ora inquietanti, ora irriverenti, indecriptabili e poi palesi.

La loro musica, se così deve essere, parlerà al vostro cuore, vi trafiggerà col verbo della nullatenenza, e della fatalità... Ammaliante e caustico, potente e delicato che sia questo è un capolavoro per palati fini, non per tutti: infatti si rischia di rimanere zombificati per sempre, dato il timbro della voce di Michael Gira, oppure cadere in balia di ben più sacrileghe, femminee, e rosee mani: quelle di Jarboe, delle sue nenie, dei suoi liturgici teatrini mascherati, delle sue mai troppo idolatrate dote vocali....

Il meglio disco di sempre, assieme al disco gemello "Love of Life", dei miei amati SQUANSI... per sempre.... un crisantemo sulla mia tomba, un alito di vento... un ultimo sensuale, fugace, cadaverico bacio... e, please, notare la copertina, così placida, così ingenuamente rassicurante....

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