Dischi del 2015 Parte 3.

Ho fatto un sacco di ricerche che hanno fruttato, mi sono trovato per la prima volta in difficoltà a paragonare una band e a trovarle delle influenze precise. Qualcuno li ha paragonati ai Joan Of Arc, altri ai Bedhead; ma io ci sento molto molto di più. Partiamo dalla base: slowcore/post-hardcore mescolato con gran sapienza ad un pop sofisticato, mai e dico MAI banale. La "novità" in tutto questo è l'utilizzo "artistico" dell'autotune: una voce che rischia spesso il falsetto, resa instabile dalla modifica tonale, mai kitsch e fine a se stessa, ma ben amalgamata alla base. Ritmiche jazzistiche e canzoni assimetriche, sghembe e malfatte ma non per questo mal riuscite. Dopo tutto questo parlare chi possono venire in mente? Low? Stereolab? E quell'aura emozionale, nostalgica e malinconica tipicamente 90 americani? Sugarwater è un disco di assoluto valore, da prendere a piccole e intense dosi, non può avere un ascolto sommario e giudicato con gli skip. sul Bandcamp troverete il disco completo. Canzoni consigliate: Tiles e Blood On Seersucker.

Carico i commenti... con calma