Uh-oh! Ci fanno notare che questa recensione compare (tutta o in parte) su audioglobe.it e su rockit.it

Torno a un mio vecchio amore: la musica ambient-elettronica, e torno con questo album del 2004, l'italianissima Technophonic Chamber Orchestra dopo "Beats And Movements" di due anni prima, l'esordio discografico che suscitò notevole interesse anche all'estero. In questo "Nemoretum Sonata" sono contenuti 12 nuovi brani fra i quali una cover di "Radio 4" dei Public Image Ltd e due remixes, uno affidato alle mani sapienti del messicano Murcof (già recensito da me, su etichetta Leaf - Uk), l'altro alla poliedricità del californiano Daedelus (Plug Research - Usa). In "Nemoretum Sonata", prodotto da Minox, convergono le molte e diverse esperienze delle menti di altri progetti dell'etichetta quali Minox appunto, Drama, Spin Boldak, e molti sono i riferimenti culturali e storici a movimenti, personaggi e atmosfere che aleggiano tra pulsazioni ipnotiche e disegni musicali espressivi. L'idea di base che sottende questo cd è la fusione tra il mondo dell'elettronica moderna e quello della musica classica, cosa che, all'apparenza, sembrerebbero quanto più distanti tra loro. Si tratta in parole povere di affiancare ai ritmi ballabili di Aphex Twin e ai frammenti dei Pan Sonic, strumenti orchestrali come pianoforte, clarinetto ed archi.

Le trame sonore sono tessute con delicatezza da melodie di clarinetto o piano che duettando con i flussi armonici di archi, si legano senza alcuna particolare artificiosità con i beat techno minimali, con clicks che dettano con una autorità discreta, lo scandire, il trapassare, il trascendere del tempo. Un progetto accattivante e ambizioso, che in prima istanza si lascia alle spalle gli usuali complessi di inferiorità che i nostri artisti sono soliti portarsi appresso appena gli viene data la possibilità di confrontarsi con l'esterno. La prima parte imposta le regole del gioco con una sequenza di brani soffusi e pacati nei quali strutture tecnologiche che rimandano alla glitch-music degli Autechre supportano frasi melodiche intonate da un quartetto d'archi e da un clarinetto. Il disco esprime compiutamente tutta la sua varietà nella seconda parte, in cui si susseguono un remix di Murcof, la cover dei Public Image Ltd e un remix di Daedelus, episodi che moltiplicano i punti di vista e tra elettronica tedesca, new wave britannica e generico free-jazz, le influenze si sprecano. Tra questi brani spicca "Kicks & Gigs", le cui inflessioni ricordano molto da vicino la Germania dei Tarwater, ma i cui inserti classici sono particolarmente marcati, soprattutto in virtù di una voce soprano tanto enfatica quanto equilibrata.

Il trio di musicisti che si cela dietro al nome del gruppo, si occupa prevalentemente di manipolazioni elettroniche, coadiuvato da un quartetto d'archi che è al tempo stesso accompagnamento e base melodica di partenza quanto di arrivo in brani minimalisti, che lambiscono i territori della musica contemporanea. In bilico tanto tra le atmosfere care ai Tuxedomoon quanto all'Aphex Twin più introspettivo, la Technophonic Chamber Orchestra dimostra di sapersi muovere tra tensioni e slanci creativi in favore di una produzione magistrale, dote indispensabile per il genere-non genere che è questa musica elettronica d'ambiente. L'album scorre compatto in un mood di rigorosità e coerenza davvero invidiabili, forte pure di due remix che forse inavvertitamente evitano di riportare l'ascoltatore in territori meno asettici, che li rende entrambi apprezzabili. Ad essere "pedante" solo due piccoli difetti limitano la portata di questo disco: una certa ripetitività dei singoli brani e una eccessiva compostezza delle partiture classiche, piccoli "nei" che vengono ampiamente ripagati dalla bellezza cristallina di tutto il resto. In fin dei conti, anche così, "Nemoretum Sonata" rimane pur sempre uno dei migliori dischi "made in Italy" che mi sia capitato di ascoltare in questo ultimo periodo. E scusate se è poco...

Elenco e tracce

01   Cikatilo Overture ()

02   Suiteationisme ()

04   Pribor 1856 ()

07   Screams (Murcof remix) ()

08   Kicks & Gigs ()

10   Vitus (Daedelus remix) ()

11   Kaplan S Piano ()

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