La genesi della psichedelia è qui, in questi solchi, in questo spazio dilatato e fatto di riverberi luminescenti.

"You're Gonna Miss Me" è la canzone più famosa, sopravvalutata forse, non è niente più che un divertente raga; già "Roller Coaster" si pone come lode al'estasi lisergica e ha la mente aperta su decenni di musica futura, il juggling estenuante che caratterizza tutto l'album qui è affascinante e paradigmatico; in "Splash 1" inizia quello che in "You're Gonna Miss Me" finiva, l'amore. La canzone è quasi blues, delicata e dolente con sprazzi lisergici qua e la. "Reverberation" è il frutto di un trip acido, evidentemente, ed esce da un angolo nascosto e strano della mente di Hall,Erickson e Southerland; "Don't Fall Down" è una canzoncina trascurabile come "You Don't Know"; "Fire Engine" è psicopatica, e l'uso estenuante del jug da parte di Hall inizia ad essere veramente fastidioso.

Le altre canzoni non aggiungono né sottraggono niente all'album, che resta una pietra miliare più per quello che ha iniziato che per la sua qualità effettiva, visto che è ancora piuttosto rozzo.

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