L'Allman Brothers Band è un gruppo rock-blues attivo fin dalla fine degli anni sessanta e ad oggi a pubblicato circa una ventina di album tra registrazioni in studio e album dal vivo. Il gruppo è formato dal cantante e tastierista Gregg Allman e suo fratello Duane, chitarrista. Ad essi si aggiungono il secondo chitarrista Dickey Betts, il bassista Berry Oakley ben due batteristi, ovvero Butch Trucks e Jay Johanson.

Il gruppo, prima di questo album dal vivo, aveva già registrato due album in studio. La registrazione risale a due concerti che il gruppo tenne nel locale Fillmore East di New York nel marzo del 1971. Il loro stile è improntato sul rock-blues venato di sfumature jazz che hanno dato vita al genere poi chiamato Southern Rock.Caratteristiche fondamentali del loro suono sono sicuramente la voce "calda" di Gregg Allman che ricorda il timbro dei migliori cantanti blues di colore, e la maestria alla chitarra slide del fratello Duane, un vero virtuoso di questa tecnica chitarristica. Altro elemento importante sono gli intrecci melodici tra i due chitarristi solisti e le precisione della sezione ritmica, potente e variegata .

Il disco in questione amplia le caratteristiche riscontrate nelle registrazioni in studio ma si differenzia ampiamente per vari motivi. Le canzoni sono suonate con uno spirito quasi jazzistico e si estendono ben oltre la durata originale, ospitando molteplici parti soliste di tutti i musicisti. Esse si articolano come delle grandi jam sessions.

La registrazione si apre con tre classici blues reinterpratati: "Statesboro Blues", "Done Somebody Wrong" e "Stormy Monday". In questa prima parte della registrazione le canzoni rispettano perlomeno la durata originale ma vengono arricchiti con un interpretazione personale che si discosta dalle originali e le rende quasi canzoni inedite. Con la quarta traccia si passa invece ad un loro classico concertistico, ovvero "You Don't Love Me". Il brano dura in totale 19'16'' ed è caratterizzato soprattutto dalle improvvisazioni dei due chitarristi nella parte centrale del brano che lo rendono un emozionante tour de force.I brani successivi, ossia "Hot' Lanta" e "In Memory Of Elizabeth Reed" sono due strumentali dalle caratteristiche simili, ricche di cambi di tempo e di solismi dei musicisti sempre creativi e mai tediosi. Chiude l'album "Whipping Post", brano contenuto nel loro album d'esordio, e summa di tutte le caratteristiche riscontrate nei brani precedenti. Il brano originale infatti durava poco più di 5' mentre in questa versione si amplia fino a raggiungere 23'' di puro estro creativo e perizia strumentale.

Qualitativamente ci troviamo ad un album suonato benissimo da ogni musicista con grandi capacità di improvvisazione e soprattutto colpisce il fatto che essi non solo eseguono brani già registrati ma li caricano di nuove sfumature che nella registrazione in studio non erano presenti.

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