"Mio fratellino ha scoperto il rock n roll, ha solo 22 anni, ed è fuori contròl! " (Art Brut/ T.A.R.M.)
Ovvero, quando la "new school" incontra la "old school"
Ed eccoli qui, al debutto su major i tre simpatici ragazzotti trentini aka the Bastard figli di...Dioniso, ho aspettato un po' a scrivere su di loro, ho preferito vederli prima dal vivo - in verità li avevo già visti a luglio al termine di una kermesse in cui c'entravano come David Sylvian all'Eurofestival (si, esiste ancora!) - 20 minuti di fuoco bruciati via così, tra urla di ragazzine col cellulare (siamo diventati peggio dei giapu!), commercialisti nostalgici in libera uscita, e curiosi qualunque...
Ma l'altra sera no: orde di ragazzini un po' meno urlanti e più inclini al "pogo", genitori divertiti e curiosi random, come me! La location (!) era inadatta, ma il vantaggio di essere in una discoteca ci ha permesso di goderci il concerto tutti raccolti e comunque molto vicini al palco.
I tre spaccano, sono ottimi musicisti davvero, hanno fatto un sacco di concerti negli ultimi due anni e si sente. Si sente che sono cresciuti a pane e Accì/Diccì, ma anche Foo Fighters, QOTSA, Scarafaggi (di cui eseguiranno Sgt Pepper), Led Zep e, udite udite Crosby, Stills & Nash... ... alla cover dei quali, ad un certo punto della serata, "My Friend And I", che nel frattempo cercavamo di comprendere "la trasversalità del tutto", ci guardiamo sbigottiti anche perchè tutti sembravano gradire alquanto! Figo, no?! - per noi della così detta "old school" - curiosità: il sottoscritto ha imparato a strimpellare la chitarra a 12 anni sugli accordi di "Teach Your Children" e "Our House", fa un po' te!...
"In Stasi Perpetua" tutto sommato è una discreta ri-partenza, è abbastanza levigato, pure troppo, (qualche sporcatura qua e là non avrebbe guastato) e ha le voci molto in primo piano, il Vicentini (chitarra) non canta più con la punk-patata in bocca, e ciò migliora molto il risultato. L'album è cantato per ben oltre la metà in italiano, e la scelta - va detto - è lodevole perchè è tanto originale quanto rischiosa, non esiste quasi nessuno tanto temerario da fare questo tipo di cose nella nostra difficile lingua, ma tanto vale provarci...
Il suono "bastardo" è fatto di accelerazioni potenti e frequenti cambi di tonalità, da vuoti e pieni, da bei cori e armonie, e anche momenti lenti e acustici decisamente gradevoli. "Io Non Compro Più Speranza" (trasposizione rock di una frottola cinquecentesca), e "Mi Par Che Per Adesso" (il singolo) già da sole giustificherebbero l'acquisto del ciddì (è pure a prezzo speciale). Molto carine sono pure la lenta "Senza Colore" su cui fa capolino un moog by Gaudi (produttore artistico), e "Versa La Mia Testa" che parte lenta per poi infiammarsi piacevolmente. "Ease My Pain" chiude le danze con un canto tipico e un'irresistibile casino da taverna causato da una partita di Morra "spaccabraccia" condita da sproloqui vari!
Considerato l' hype che gli gira intorno, e che li vuole far diventare a tutti i costi dei personaggi dei fumetti (ma tranquilli, capita anche ai migliori), l'errore più grande sarebbe quello di confonderli con i tipici gruppetti shit-pop-finto punk-rock, tutto trucco ed emo-parrucco, perchè il talento rock ce l'hanno eccome, e le idee chiare tipiche della gente di montagna pure...
...ma poi si sa, col rock di montagna il gusto ci guadagna!...al prossimo concerto, fottuti bastardi!
voto: 3,5
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