Ma chi lo ha mai cagato Alex Chilton?

C’è qualcuno che ama quest’uomo che ha conosciuto fama e notorietà ancora liceale e adolescente con i Box Tops sul finire degli anni sessanta, vendendo una vagonata di dischi? Soldi no, ai tempi casa discografica, produttori (Dan Penn) e compagnia bella si mangiavano tutto, lasciando le briciole agli artisti. Alex aveva la strada spianata, in testa gli frullavano splendide melodie. Power pop direbbero quelli bravi a recensire oggi. Io che non lo sono mi limito semplicemente a scrivere che è musica che smuove il corpo. Alex ai tempi poteva tutto, ma dopo cos’ha combinato?

Nulla, ha solo fondato un gruppo seminale (con Chris Bell morto giovanissimo) come i Big Star incidendo tre dischi che risplendono ancora oggi. Da solista poi… Provate a chiedere a R.E.M., Yo La Tengo, Weezer, Robyn Hitchcock, Tennage Fanclub, Kinks (si, anche loro), Replacements, Wilco solo per citarne alcuni, chi cavolo è Alex Chilton. Soprattutto chiedetevi chi comprò i suoi dischi… in pochi, maledettamente in pochi.

Non mi piacciono le storie tristi, per cui niente Alex solista, niente Big Star, solo Box Tops (nome ispirato da Four Tops?).

Ho conosciuto i Box Tops (e tanti altri) a causa di un amico che mi veniva a trovare quando abitavo a Turin portandomi in dono cd che potevano piacermi. Quando passeggiavo da sola nella città austera guardando le montagne ed attraversando le sue sconfinate piazze ascoltavo musica e tutto cambiava. I palazzi si coloravano e profumavano immensamente di power pop, la gente sembrava sorridere, bondì tota neh, cominciava a piacermi. Certo per me non era un buon periodo, ma questo best of mi rincuorava e mi teneva compagnia.

La storia dei Box Tops è fatta solo da singoli, i dischi erano raccolte di canzoni per cui un best of è consigliato (questo od altri), non si perde nulla rispetto agli LP.

Chissà se qualcuno conosce I Corvi in Datemi un biglietto d’aereo, epoca italian beat 1968. Bene sappiate che è il rifacimento di The Letter, Box Tops. Joe Coker tratterà meglio questo capolavoro. Meno di due minuti per un irresistibile hit mondiale, che ti fa battere il piedino, con la voce di Alex sedicenne (bianco) studiata a tavolino per sembrare nera e rauca. Infatti la sua voce non sarà più così in futuro.

Neon Rainbow altro gioiellino che sembra uscire da Abbey Road. Poi si cambia, iniziano ad entrare i fiati, tastiere melliflue, coretti femminili chitarre saltellanti… il sound in Cry like a baby, She shot a hole in my soul, Choo Choo train è soul e R’n B e mette voglia di ballare in piazza Castello (!).

Una menzione speciale a Soul Deep, riprese anni dopo da Gary U.S. Bonds su On the line, con un certo Bruce Springsteen in regia…

Le cover ai tempi erano quasi un obbligo, diciamo che qui non sono venute benissimo I shall be released potevano risparmiarsela, ma va bene lo stesso.

Per rispondere alla domanda iniziale, Alex dovrebbero ascoltarlo tutti quelli che si sentono soli in una grande città. A me…(alla prossima:-)

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