DIECI ANNI!
Dieci anni sono passati da quando "Dig Your Own Hole" è stato partorito dai fratelli chimici e sinceramente non ha perso un briciolo della sua freschezza e innovazione!
"Block Rockin' Beats" irrompe come un treno e ci trasporta subito nella fantastica dimensione del disco a suon di beat e sonorità rock... non di meno riesce a fare la Title Track con quel ritmo serrato e martellante... e che dire poi di "Electrobank"? ...otto minuti di elettronica distorta, bassi profondissimi e voce filtrata... impressionante!
I brani si susseguono come un magma denso di pulsazioni e battiti a fior di pelle, emozioni da trasformare in ballo o in viaggi psichedelici per la mente.
Da "Piku" alla brit-elettro-rockeggiante "Setting Sun", dalla quasi techno "It Doesn't Matter" all'allucinogena "Lost In The K-Hole" è difficile non lasciarsi trasportare e la voglia di perdersi in questi meandri elettronici ci avvolge inesorabilmente. Splendida "Where Do I Begin" che prima inizia con la voce di Beth Orton che ci culla e ci fa' sognare e poi muta in un pezzo dai beat sincopati e dai suoni acidi... ma serve a preparare l'ascoltatore per l'ultimo viaggio... per quella "The Private Psychedelic Reel" che si pone come CAPOLAVORO di un disco che già di per sè lo è.
"Dig Your Own Hole" è un manifesto degli anni '90... una delle vette più alte per innovazione e creatività di quel decennio. Ed Simons e Tom Rowlands crearono, assieme al fantastico esordio "Exit Planet Dust" e a "Surrender", una trilogia irripetibile... poi morirono tragicamente in circostanze ancora oscure e... ahimè... non risorgeranno più!
Consiglio caldamente a tutti gli adolescenti che hanno scoperto i Chemical Brothers attraverso "Push The Button" o che lo faranno con l'imminente "We Are The Night" di farvi un favore: andate a recuperarvi i primi tre dischi, vedrete che poi i paragoni si faranno imbarazzanti!
Intanto: BUON COMPLEANNO "DIG YOUR OWN HOLE"!!
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