Allucinazioni pseudo umane dipinte da uno psicotico rudimentale pennello sulle pareti della scatola cranica saltano fuori dal condotto udivo inscenando una delirante danza su un colorato tappetto volante intrecciato da psicoattivi tessuti.

Febbricitanti strumentali groove psycho meta funky coperti da desertiche sabbie, percussioni etniche nord africane suonate da sintetiche mani di elettroniche spaziali tastiere anni 70.

Oscuri intarsi etnici viaggiano fra siderali spazi presi da vecchi poster dei Pink Floyd, spurio esotico jazz rock, misteriose cartoline che arrivavano dalla Germania direttamente sui più avventurosi piatti dello stereo negli anni 70.

Delirio probabilmente già sentito ma vi consiglio di godervelo finchè non prenda definitivamente il volo dalla finestra aperta.

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