Nota preliminare: il titolo della recensione (e immagino la copertina del CD riportata all'inizio) si riferiscono a Fight Test EP, ma queste righe contengono un'opinione relativa a tre fra EP e Album Single pubblicati negli ultimi anni dai Flaming Lips. Il voto è cumulativo.
Wondering at the scope of my experience
Cautious so not to be cold
Caught up in the comfort of what I once was
Lost in all the brand new possibility
Oh to be
In the middle
Happy on the pull of the past
Just before the future comes
Hoping for the rush of some experience
That could elevate me
Now listen
I don't know the dimensions of outer space
But if our ability to feel love turns out to be just a cosmic accident
I'd like to think this means that the universe is on our side
Mi lascio introdurre dalle parole iniziali di "Up Above The Daily Hum" e "Sunship Balloons", per passare in rassegna, senza dilungarmi troppo, vizi e virtù di tre dischetti (un singolo e due EPs) che i Lips hanno fatto uscire sul mercato dopo aver pubblicato Yoshimi, e cioè, nell'ordine: Fight Test (EP), Do You Realize (Album Single), ed Ego Tripping at the Gates of Hell (EP).
Per tutti e tre i dischetti non mi soffermerò sui brani già contenuti in Yoshimi.
Il primo dei tre è un "quasi album" molto strano, sicuramente non completamete sensato e riuscito, ma che forse proprio in questi suoi limiti conserva i suoi motivi di interesse. La prima cosa spiazzante che vi si trova è una cover di "Can't Get You Out Of My Head" (si, la famosa "La, La, ..., La" di Kilie Minongue). La versione è assolutamente "nonsense Flaming Lips" con la ritmica completamente assente rispetto all'originale e una base di archi e percussioni di grande impatto drammatico a creare una atmosfera "decadente" intorno alla voce "implorante" di Wayne Coyne. Secondo colpo di scena (soprattutto in quanto preceduta da un inno pop di tale specie): "Knives Out" (si, proprio il brano del per niente semplice Kid A dei Radiohead). La versione dei Lips è "abbastanza ortodossa" ma essendo registrata (mi pare) in presa diretta ha un fascino grezzo ed è, a mio parere, più digeribile rispetto a quella dei Radiohead.
L'ultima cosa da segnalare nel CD (a parte The Strange Design Of Consciousness, canzone con uno spleen molto simile a Ego Tripping...) è una canzone, non è chiaro se una presa per i fondelli o un vero omaggio, dedicata a Jack White (si, proprio quello del duo White Stripes) e dal titolo chilometrico "Thank You Jack White For The Fiber Optic Jesus That You Gave Me" . Le cose più particolari in questo brano sono l'interpretazione di Coyne (la parte introduttiva la declama con una voce impostata da pistolero su una base country; COUNTRY??) e la storiella in essa raccontata (vi direi di cosa parla, ma mi sto già dilungando).
Molto più "seri" di Fight Test EP sono gli altri due componenti di questo ensemble.
Il primo dei due (Do You Realize - Album Single) ha l'enorme merito di contenere in assoluto una delle più suggestive canzoni dei Lips (se non la più suggestiva, almeno a mio parere).
È raro a mio avviso trovare una canzone in cui il testo e la musica riescano quasi ad abbracciarsi in volo (l'impostazione musicale di questo brano è quanto di più rasserenante si possa immaginare), come in questo caso per descrivere un viaggio immaginario sopra lo scorrere della nostra vita quotidiana, al di fuori del tempo.
Di fronte a questo pezzo anche l'interessantissimo pezzo di colonna sonora di Crhistmas on Mars in coda la CD (con i suoi suoni inquientanti e gli echi di Cosí Parlo Zarathustra di R. Strauss) passa in secondo piano.
Ed ora passiamo, dulcis in fundo, all'ultimo dei tre "album", Ego Tripping At The Gates of Hell EP ed alla sua "Trilogia del Sole (almeno così la chiamo io).
Tale trilogia, aperta da "Assassination of The Sun" (un brano molto bello e molto ben arrangiato ma forse un "tantinello" di maniera" ) è composta da tre canzoni interrelate, con un tema dominante, appunto il Sole. Il tono è quello dei brani di The Soft Bulletin. In particolare il secondo brano ("I'm a Fly in a Sunbeam", AKA "Following The Funeral Procession Of A Stranger", uno strumentale) è sicuramente memore di Sleeping on The Roofs ma a mio parere ha qualcosa di più straniante e malinconico (se Ravel avesse collaborato con i Lips avrebbe composto lui questo pezzo). E soprattutto è una splendida introduzione per il vertice emozioanale (sempre a mio parere) del CD: Sunship Balloons.
Avete presente una canzone che parte con Coyne che recita le parole riportate sopra immerso in una melodia vocale di sottofondo (senza parole e dolcissima), che continua ritmata con un basso che sembra un palloncino impazzito che rimbalza ritmicamente da tutte le parti, e che in tutto questo mette addosso, non si sà perchè, una grande tristezza solo ad ascoltarla?
Bè, se volete, la avete trovata.
Alla prossima.
Giuro che volevo essere più breve.
Ah, a proposito, l'ultimo EP contiene anche una canzone per Natale, ma se mai ne parleremo la prossima volta.
Elenco tracce testi e video
01 Fight Test (04:08)
[The test begins...now.]
I thought I was smart
I thought I was right
I thought it better not to fight
I thought there was a virtue, in always being cool
So it came time to fight
I thought "I'll just step aside"
And that the time would prove you wrong
And that you would be the fool
I don't know where the sunbeams end
And the starlights begin
It's all a mystery
Oh, to fight is to defend
If it's not now then tell me when
Would be the time
That you would stand up and be a man
For to lose I could accept
But to surrender, I just wept
And regretted this moment
Oh that I, was the fool
I don't know where the sunbeams end
And the starlights begin
It's all a mystery
And I don't know how a man decides
What's right for his own life
It's all a mystery
'Cause I'm a man, not a boy
And there are things you can't avoid
You have to face them
When you're not prepared to face them
If I could I would
But you're with him, now I'd do no good
I should've fought him
But instead I let him
I let him take you
[The test is over...now.]
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