I wish i could fly and i wish i could dye. I wish i was the cross in the Othello's eye. I wish i was a stone in those castle walls. So i could be a thousand years old and a hundred feet tall.

Uniamoci tutti quanti. Uniamo le nostre forze ed andiamo in cerca di una chiave. Una chiave che ha chiuso una porta. Quella della memoria, della gloria e della disperazione. Torniamo indietro negli anni, ai 90, troviamola ed apriamo la porta. A questo punto della nostra fatica ci sono molte band che fanno capolino, ma non sembrano essere turbate, anzi, riposano in pace. Ma c'è una che non vedeva l'ora che quella porta venisse spalancata. Di nuovo luce e ricordi. Questa band è The God Machine. Una cult band oramai. Da molti dimenticata. Sopratutto dalla critica.

Musica straordinariamente potente e liriche angosciose. Dopo il primo e grande lavoro "Scenes From The Second Storey" che qui con piacere vedo recensito, vi parlo del grandioso ed aimè ultimo "One Last Laugh In A Place Of Dying". Stupendo. Ultimo lo sanno tutti perchè. Jimmy Fernandez R.I.P. I qui presenti hanno formato negli anni 90 un trio composto dal carismatico Robin Proper - Sheppard alla chitarra, da Ronald Austin alla batteria e da Fernandez al basso. Provenienza San Diego. A parer mio uno degli album più belli in quegli anni. I Nostri riescono a creare un muro sonoro  impressionante. Chitarre cariche di potenti riff nelle tracce più violente e viscerali, vedasi The Tremelo Song, Mama, Painless e Evol dove Sheppard fa vedere le capacità della sua voce. I altri episodi si è al cospetto di splendide ballate che ti coccolano e ti accarezzano facendoti rimanere sospeso tra gli arpeggi. Vedasi i sublimi In Bad Dreams e Boy By The Roadside. 14 tracce che lasciano il segno. Una più bella dell'altra.

I God Machine non si discostano molto da pezzo a pezzo, non sperimentano, non alternano generi a generi, ma proprio per questo sono diventati un cult. Hanno creato un loro sound, potente, martellante, a volte intimista. Dopo lo scioglimento Sheppard ha formato i Sophia, ma è tutto un altro mondo.

Cut myself because i can't see the beauty. Feel myself because i can't see the light. Tell myself that i do not deserve this.

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