Gemme primitive emozionali.

Di band influenzate dagli Husker Du, ce ne sono. Qualcuno ha dato di più, svoltando verso direzioni inesplorate (Rites Of Spring, Squirrel Bait, Dinosaur Jr., Pixies), chi non è riuscito a distaccarsi totalmente dai Minneapolitani (Moving Targets) e chi è diventato leader di movimenti novantini (Nirvana, Green Day).

I 'The Hated' possono essere inseriti sia nella prima che nella seconda categoria, un post-hardcore emozionale con influenze jangle e college rock; la radice più sincera del midwest emo. Comparabili, seppur in maniera limitata, ai Moss Icon nei momenti puliti anche se sale un prurito: una REM-inescenza della più famosa band di Athens (Pride And Confusion, Return), mentre Knockin' On Your Door e Promises, sembrano scritte da Grant Hart.

Su Someone e soprattutto These Are The Days, Simpson dei Mineral ed Enigk dei Sunny Day.. hanno versato un milione di lacrime.
Il miglior pezzo è certamente l'introduzione destinata a Anonymous Descriptions Of Uncontrollable Urges, una strumentale in continuo mutamento, una domenica mattina, un nuovo giorno comincia.

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