I The Horrors tornano con l'album "Night Life", segnando una storia ventennale e anomala nel panorama indie rock/dance-punk degli anni Zero. Nati con un inconfondibile punk horrorifico (ricordando i Ramones), la band ha sorpreso la critica e il pubblico con i successivi "Primary Colours" e "Skying", virando verso psichedelia e shoegaze.
Dopo una pausa e otto anni dall'ultimo LP, "Night Life" arriva con una formazione rinnovata: Faris Badwan, Rhys Webb e Joshua Third accolgono il batterista Jordan Cobb e la tastierista Millie Kidd per iniettare nuova linfa. Il disco si concentra su un sound coerente ma fresco, meno rock e più orientato all'elettronica, al drum'n'bass e alle sessioni trance.
L'apertura "Ariel" è significativa: bassi potenti, drumming ritmico e sintetizzatori. Il lavoro contiene pezzi "acidi" ("Silent Sister", "Trial by Fire") e sessioni notevoli come "Lotus Eater" e "More Than Life". Nonostante il finale discutibile ("LA Runaway"), il ritorno è un segnale di nuova stabilità e creatività.
A differenza di coevi più mainstream, i The Horrors non hanno mai cercato il successo facile, preferendo una proposta costantemente originale. "Night Life" è un album solido che celebra il loro ventennale, ritrovando un'identità sonora forte e innovativa. Bentornati.
Elenco e tracce
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