Nel mio pellegrinaggio sulle pagine del Debasio mi sono accorto di una grave lacuna: non è ancora stata recensita una delle opere migliori che il mio tanto amato Les Claypool ci ha fornito, ovvero il suo personale tributo ad una delle band da lui maggiormente apprezzate. Mi sto riferendo a quell'"Animals" dei Pink Floyd, qui riproposto dalla prima all'ultima nota nell'Ottobre del 2000 presso la Great American Music Hall di San Francisco, California.
Gli anni novanta appena trascorsi sono stati vissuti da Les in maniera frenetica, ma ricca di indubbie soddisfazioni; con i Primus, dopo l'esordio live, aveva registrato in studio sei album di rara bellezza ed efficacia, con in più due mini cd che aveva visto i nostri cimentarsi in cover di seminali band: cito a caso XTC, Police, Residents. E per concludere altri due album in studio pubblicati con i simpatici nomignoli di Sausage e Holy Meckerel (ovvero salsiccia e santo sgombro). Quindi dal 1990 al 1999 ogni singolo anno trascorso aveva visto l'uscita musicale di un progetto targato Les Claypool con relativa compagnia di musicisti. Al termine del tour di "Antipop", l'ultimo lavoro degli anni novanta recante il nome Primus, Les decide di mettere in stand-by il gruppo per dare libero sfogo ad un altro suo progetto, ovvero La Frog Brigade...E visto che Animals dei Pink Floyd narra di pecore, maiali e cani, quale accostamento migliore poteva nascere chiamando il gruppo Brigata delle Rane...genialità all'ennesima potenza.
La copertina si presenta da subito come un piccolo gioiello: un disegno che ritrae una rana, potrebbe trattarsi di Les, in alta uniforme marinara, con tanto di pipa, che sta governando una ipotetico vascello verso mari lontani...e qui si deve per forza notare l'accostamento nemmeno troppo velato con quel "Sailing the Seas of Cheese" e la sua navigazione nei mari di formaggio; nel retro della custodia del cd ecco la famosa immagine della Battersea Power Station, una delle centrali elettriche di Londra, che riproduce fedelmente la vera copertina di Animals, con un unica dissacrante differenza: invece del maiale che veleggia sopra la centrale rappresentato dai Pink Floyd, Les lo sostituisce con una rana...E cosa dire dell'etichetta discografica che ha prodotto il lavoro, quella Prawn Song Records di proprietà dello stesso bassista, che vuole essere una parodia già nell'immagine della Swan Song Records di zeppelliana memoria...una trovata goliardica e irriverente dietro l'altra.
Nel libretto interno troviamo una sentita dedica del Signor Claypool nei confronti dell'album che lui riproduce dal vivo. E di come la sua passata gioventù è stata segnata dall'ascolto di tale originale opera; conclude il suo scritto ritenendosi fortunato e gratificato avendo portato a termine questa sorta di tributo: un autentica pietra miliare, testuali parole, della sua lunga carriera musicale. In questo live è accompagnato da alcuni vecchi amici che lo hanno spesso seguito nella sua fortunata carriera, mi sto riferendo al chitarrista Todd Huth e al batterista Jay Lane; con l'aggiunta di altri tre musicisti, i non meglio specificati Eenor alla chitarra e Skerik al saxofono, e Jeff Chimenti alle tastiere.
Sono presenti in rete diversi filmati che ci mostrano questo concerto, dove subito si può notare l'abbigliamento folle dei musicisti, con un Les che sfoggia un elmetto a metà strada tra un vigile del fuoco, evidente il rimando a "Jerry Was a Race Car Driver", ed un minatore; con tanto di maschera da maiale indossata al momento dell'esecuzione della canzone "Pigs". Un concerto che riproduce alla perfezione l'originale pinkfloydiano, con qualche divagazione strumentale soprattutto di chitarra, che in ogni caso non intacca in alcun modo il risultato finale che a mio avviso è senza dubbio eccellente; del resto abbiamo a che fare con degli ottimi musicisti che, lo si può notare dalle immagini disponibili, eseguono il tutto con quella carica di ironia e sano divertimento che da sempre accompagna le gesta di Les e di tutti i "compari" che lo hanno seguito nel suo trentennale viaggio musicale.
Credetemi provo un invidia senza precedenti verso gli spettatori che hanno potuto godere di cotanto spettacolo visivo ed uditivo e conserveranno per sempre il ricordo di un concerto unico e forse irripetibile.
Ho concluso, volutamente non mi voglio occupare delle singole canzoni e del contesto Orwelliano dal quale sono nate per due motivi: per prima cosa sono presenti sul nostro sito ben sette recensioni dell'originale album Animals che ben raccontano e descrivono nei particolari il tutto; e per secondo motivo se lo avessi fatto io stesso, mi sarei allungato all'infinito con il mio scrivere...che salomonica sentenza!!!
Vi lascio con una frase di Les: "I hope you enjoy it"...Procuratevi il live e fatevi catturare dal suo meraviglioso e sublime incedere.
Ad Maiora.
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