Gruppo seminale del doom metal mondiale, fondato dalla leggenda vivente Scott "Wino" Weinrich nei primi anni '80 per poi essere messo da parte dallo stesso leader vista la sua militanza dietro il microfono dei Saint Vitus. Nei primi anni '90 Wino riprende il discorso interrotto dieci anni prima, e sforna due grandi dischi di puro doom'n roll seguiti da questo "The Church Within" prodotto addirittura dalla Sony (fatto molto raro nel doom...). Il passaggio alla mayor è ben evidente dalla produzione molto curata e pulita rispetto ai primi due album molto più sporchi e genuini; questo di certo snatura il ruvido ed oscuro sound del terzetto, ma come risultato finale abbiamo comunque un buon album.

Per questa terza incarnazione Wino si ripresenta con una sezione ritmica diversa da quella originale: Guy Pinhas al basso e Greg Rogers alla batteria, che ritroveremo entrambi nei Goatsnake. Oltre alla produzione, fatto che maggiormente balza all'orecchio, anche il genere si sposta dai lidi prettamente raw doom metal verso un hard rock/metal a tutto tondo; seppur i passaggi doom sono ben indentificabili questi sono inseriti in un contesto più generico e in linea con la tendenza dell'album. Nonostante le premesse sembrino affondare ogni possibile buona riuscita del prodotto (sempre rischioso snaturare il proprio sound), l'album si assesta su livelli decisamente buoni; i pezzi sono dotati di grande energia  e solennità, oltre ad un suono davvero massiccio; il feeling marcio che fin dall'inizio caratterizza il terzetto ogni tanto riaffiora prepotentemente. Molte le canzoni ben confezionate, dall'iniziale "To Protect And To Serve", un inno all'hard rock più grezzo che non ha bisogno di tante parole, a "Blind Lighting" dalle forti tinte metalliche e dall'incedere solenne e declamatorio; oltre alla tiratissima "Streamlined" o gli echi dei primi Trouble in "Decimation".

Concludendo, gruppo fondamentale per chiunque apprezzi il doom in ogni sua forma, magari da conoscere con i primi due album; ma "The Church Within" rimane un buon lavoro, nonostante qualche caduta di tono ogni tanto che comunque non ne pregiudica il positivo giudizio complessivo.

Voto:3,5/5

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