"Dio ha messo i Persuasions sulla terra per cantare. Dio ora vuole che i Persuasions ricordino al mondo che grande compositore era Frank Zappa e che grande perdita per la musica è stata la sua morte." Amen (ndr).

Quella che avete appena letto è la risposta che Jerry Lawson, lead singer dei Persuasions, dava a chi, nel 2000, anno di pubblicazione di "Frankly a Cappella", gli chiedeva perchè mai il suo gruppo avesse deciso di registrare su disco una dozzina di partiture zappiane in versione a cappella. Ora, se a tirarla fuori è un grosso, attempato ma energico cantante di colore, la ragione divina risulta efficace anche a chi non crede. O almeno al sottoscritto piace... Fa molto gospel... Oddio, se devo dirla tutta. questa spiegazione non mi basta.Qui si parla di Zappa, cioè di un musicista che liquidava la religione (qualsiasi religione) dicendo: "E' cacca!". Ci dev'essere quindi una ragione più, come dire, terrena. E in effetti c'è.

Un giorno del 1969 Frank ricevette una telefonata da David Dashev, il manager dei Persuasions. David parlò di cinque giovani uomini di colore che di giorno svolgevano varie professioni (macellaio, cameriere, ecc...) e di notte cantavano nei vicoli e nei locali più improbabili di Brooklyn. Frank disse: "Interessante... Sono lì con te?". "Certo" rispose David. "Beh, allora dì loro di cantare qualcosa!". L'audizione telefonica fu un successo. Qualche giorno dopo Frank e Gail Zappa incontrarono quei cinque giovani uomini e li misero sotto contratto. L'album d'esordio intitolato "Straight" uscì qualche tempo dopo col marchio, guarda caso, della Straight Records. "Frankly a Cappella" non è quindi solo un omaggio, è il modo in cui i Persuasions hanno detto grazie a chi ha consentito loro di iniziare una carriera discografica lunga ormai quasi quarant'anni....

Ai Persuasions piacciono le sfide. Potevano limitarsi al repertorio canzonettistico del baffo di Baltimora. Hanno invece affrontato pure quello strumentale: la loro versione di "Lumpy Gravy" mantiene quel tono ironico ed epico a un tempo che avrebbe fatto dell'originale la colonna sonora ideale di qualche parodia di film horror tipo "I Monsters" o "La famiglia Addams". Molto bella la parte in cui il rtimo si placa e le voci celebrano qualcosa che all'ascoltatore non è dato sapere... Con "Anyway the wind blows", "Cheap Thrills" e "Harder than your Husband" siamo sul terreno più favorevole ai Pers. Il Doo-Wop. Ciò vale anche per "Electric Aunt Jemina". Se un giorno ascolterete questo brano sono arcisicuro che vi troverete pure voi a cantare il "RRI-TTI-TI-TI-RRI-TTI-TI-TI--RRII-TTI-TI-TI--UOHO-UOHO" che lo caratterizza...

In questo disco non mancano le stramberie zappiane: grugniti vari riempiono i 9 secondi di "Interlude" e un dialogo tra due tizi chiusi in un pianoforte Stainway fa da ghost track. Con "You are what you is", "Hotplate Heaven at the Green Hotel" e "My guitar wants to kill your mama" arriviamo finalmente al repertorio rock'n roll del vecchio Frank. Per rendere più chiaro il messaggio dell'ultima delle tre ci voleva per forza una chitarra. L'ospite straordinario che soddisfa tale esigenza è Mike Keneally. L'altro collaboratore storico di Frank Zappa presente in questa registrazione è Bruce Fowler, il quale suona il suo trombone in "Tears began to fall". Menzione particolare merita infine "Find her finer", straordinario R&B che nel finale diventa un gospel con tanto di urlacci, acuti e battito di mani in lode al signore...

Concludo con le parole immortali con le quali si aprono "Lumpy Gravy" e "Frankly a Cappella": "The way I see it, Barry, this should be a very dynamite show..."

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