Il capostipite dei lavori targati Police, "Outlandos D'Amour" esce nel 1978, nel bel mezzo del fermento causato dall'onda punk propagatasi a partire dall'anno precedente dopo un breve periodo di gestazione. E mentre si formano qua e là gruppi destinati a lasciare un segno profondo nello scenario musicale mondiale del futuro, tre musicisti di differente capacità ed esperienza uniscono le loro forze per esprimere il loro particolare approccio alla musica rock fondando i Police.

I personaggi in questione sono: il bassista, compositore e cantante d'estrazione jazz Sting, nome d'arte di Gordon Matthew Sumner, l'esperto chitarrista Andy Summers, già al lavoro con gli Animals, e il batterista d'origine americana Stewart Copeland. Dopo un primo singolo, "Fall Out" (realizzato con il modesto chitarrista Henry Padovani ancora nella formazione) e dopo vari tentativi di farsi conoscere suonando a fianco di gruppi prettamente punk come Sex Pistols e Buzzcocks, i tre imboccano la giusta strada con la pubblicazione di un brano scritto da Sting, "Roxanne", che mescola abilmente reggae e punk. Il pezzo in questione, che narra il tentativo di un ragazzo di persuadere la prostituta amata da lui ad abbandonare il suo "lavoro", viene censurato dalla BBC, ma come spesso accade in questi casi sortisce l'effetto opposto. I Police infatti, sull'onda del successo conquistato dal singolo, ottengono un contratto con la A&M per tre dischi in tre anni e registrano il loro album di debutto, quasi interamente composto da Sting: "Outlandos D'Amour".

È questo un lavoro ibrido, che utilizza ancora stilemi di matrice punk, ma che contiene in sè già i germi reggae che caratterizzeranno il successivo "Reggatta De Blanc". Questi ultimi sono evidenti nella seconda traccia, "So Lonely", un pregevole brano dall'andamento alternato, reggae nella strofa e vigoroso nel ritornello, arricchito da un testo che descrive molto bene la solitudine dopo una storia d'amore, nel secondo bellissimo singolo "Can't Stand Losing You", anch'esso dalla duplice struttura e dall'argomento dell'insopportabilità della fine di un amore e nella quarta traccia, "Hole In My Life", musicalmente un pò ripetitivo e ancora una volta incentrato sulla mancanza di amore, vero filo conduttore dell'opera. Oltre alla celebre "Roxanne", l'album contiene altre canzoni d'impatto, come le ritmate "Truth Hits Everybody", "Born In The 50's" e "Peanuts" (scritta a quattro mani da Sting e Copeland e accompagnata da un assolo di sassofono). Un discorso a parte meritano le ultime due composizioni dell'album: la singolare "Be My Girl-Sally" (di Sting e Summers) nella quale il sottofondo musicale viene troncato per la lettura di una poesia da parte dello stesso Summers e lo strumentale "Masoko Tanga", nel quale a prevalere è la voglia di sperimentare e divertirsi con la musica da parte di tre musicisti padroni del proprio strumento. Ed è proprio tale fatto, la superiorità tecnica da parte dei tre "poliziotti" rispetto ad altri della nidiata post-punk e il suo impiego nel rinnovare la forma-canzone con inserzioni di altri generi, unito all'eccelsa capacità melodica di Sting, che costituirà la loro fortuna già a partire da quest'opera.

Un album seminale per il genere Police.

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