L'originalità non è un pregio nel music business. La sincerità nemmeno.
Così accade che una band australiana dedita a del sano e tirato punk rock blues, sia costretta a vivere a livello prettamente "underground", senza il supporto della stampa specializzata (eccezione fatta per le fanzines dei bei tempi) e senza il supporto di una scena, quella punk appunto, troppo conservatrice per apprezzare chi osa "spingersi" oltre certi confini.
Sì, perché The Scientists nascono nel circuito punk australiano. Quello di Radio Birdman, Saints e Boys Next Door. Con i terzi , in particolare, gli Scientists condividono alcuni punti in comune. I padri putativi del gruppo, quindi, possono essere considerati gli Stooges e i Cramps senza per questo dimenticare elementi blues, garage rock e perfino "noise". Una band che ha fatto dell'onestà e dell'amore disinteressato per la propria musica la sua unica bandiera. Ma attriti interni ne hanno minato la stabilità. Periodo d'attività esaminato: 1981-1984.
Questo, infatti, non è un loro disco ufficiale ma una raccolta di Ep prodotti in quei due terremotanti anni. Spesso paragonati ai Birthday Party, e non a torto, gli Scientists non raggiungono però la furia iconoclasta e maniacale degli autori di "Junkyard" e, in questo senso, possono essere accostati al blues-punk più umano dei primi Gun Club. Insomma: un sano bilanciamento tra la rabbia del giovane Cave (sopratutto nelle linee vocali) e la disperazione della band un tempo capitanata da Jeffrey Lee Pierce.
Nella raccolta spiccano canzoni come "Set It on Fire", "Blood Red River", "The Spin", "Nitro" e la licantropica "Murderess In A Purple Dress". Menzione a parte per "Demolition Baby", un modo di intendere e suonare il rock'n'roll che ha fatto scuola. I discepoli rispondono ai nomi di Mudhoney, Pussy Galore e John Spencer Blues Explosion. Anche i Sonic Youth hanno dimostrato un certo interesse per le sorti della band australiana.
Ma parlare degli Scientists in Italia è come nominare qualcosa di mai udito. E' difficile trovare copie di questo album in circolazione. Con un po' di fatica, però, renderete giustizia ad una band per troppo tempo dimenticata.
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