Ne carne e ne pesce la mia angoscia non decresce! Eh già, perchè gli Strokes con questo quarto album hanno dato anticipate conclusioni sulla loro creatività, infatti possono benissimo fermarsi, sciogliersi e dare vita a carriere soliste, nonostante "Angles" sia un lavoro poco più che sufficiente e niente più. Forse un pò superiore al precedente "First Impressions Of Earth" che risultava troppo patinato e a lungo andare noioso, ma anche questo senza infamia e senza lode forse solamente per un chiaro risvolto stilistico verso gli anni 80. Comunque sembra un pò pochino dopo cinque anni con la nascita di questo prodotto, Casablancas e soci potevano esprimere in un'altra direzione le loro capacità anche con la paura di perdersi e di rischiare un pò. Ma non l'hanno fatto! "Angles" aggiunge qualcosina in più alla loro produzione ma "Is This It" rimane sempre il punto d'appiglio; ne abbasta solo uno di CD per capire bene il mondo The Strokes.

Questo quarto album comunque presenta i loro soliti riff graffianti, i testi delle canzoni sono sempre buoni e le melodie sempre belle. La novità sono la presenza dei sintetizzatori ma il sound pop è assai molto presente. Le tracce più significative sono la funky "Machu Picchu", la coinvolgente "Under Cover Of Darkness" e la spinta "Two Kinds Of Happiness". Il resto cade nella falsa riga della seconda metà di "First Impressions Of Earth".

Dare un'insufficienza a questo disco mi sembrava un pò troppo, però è inutile che questa band continui a fare album su questo livello. E' chiaro che hanno bisogno di un cambiamento radicale o forse del completo scioglimento. Questi quattro album possono andare bene tutto sommato, magari possono sfornare un live visto che sono bravi ma poi basta.

Elenco tracce e samples

01   Machu Picchu (03:32)

02   Under Cover of Darkness (03:57)

03   Two Kinds of Happiness (03:43)

04   You're So Right (02:33)

05   Taken for a Fool (03:24)

06   Games (03:53)

07   Call Me Back (03:03)

08   Gratisfaction (02:59)

09   Metabolism (03:04)

10   Life Is Simple in the Moonlight (04:15)

Carico i commenti...  con calma

Altre recensioni

Di  GrantNicholas

 "'Under Cover Of Darkness' è uno dei rari casi in cui il primo estratto è anche la migliore canzone del lotto."

 "L'interruzione dell'egemonia imposta da Casablancas ha portato una ventata d'aria fresca nella proposta dell'ormai esperta band statunitense."


Di  gluca1985

 Angles è un lavoro a dieci mani, un'opera in cui confluiscono svariate fonti d'ispirazione.

 Gli Strokes reinventano se stessi senza cedere a false sirene, dimostrando una buona dose di coraggio.


Di  rdegioann452

 I nostri amici fighetti newyorchesi ci spiazzano non poco e svoltano verso un pop eighties.

 Taken for a Fool è senza dubbio la traccia migliore di Angles.