Ne carne e ne pesce la mia angoscia non decresce! Eh già, perchè gli Strokes con questo quarto album hanno dato anticipate conclusioni sulla loro creatività, infatti possono benissimo fermarsi, sciogliersi e dare vita a carriere soliste, nonostante "Angles" sia un lavoro poco più che sufficiente e niente più. Forse un pò superiore al precedente "First Impressions Of Earth" che risultava troppo patinato e a lungo andare noioso, ma anche questo senza infamia e senza lode forse solamente per un chiaro risvolto stilistico verso gli anni 80. Comunque sembra un pò pochino dopo cinque anni con la nascita di questo prodotto, Casablancas e soci potevano esprimere in un'altra direzione le loro capacità anche con la paura di perdersi e di rischiare un pò. Ma non l'hanno fatto! "Angles" aggiunge qualcosina in più alla loro produzione ma "Is This It" rimane sempre il punto d'appiglio; ne abbasta solo uno di CD per capire bene il mondo The Strokes.
Questo quarto album comunque presenta i loro soliti riff graffianti, i testi delle canzoni sono sempre buoni e le melodie sempre belle. La novità sono la presenza dei sintetizzatori ma il sound pop è assai molto presente. Le tracce più significative sono la funky "Machu Picchu", la coinvolgente "Under Cover Of Darkness" e la spinta "Two Kinds Of Happiness". Il resto cade nella falsa riga della seconda metà di "First Impressions Of Earth".
Dare un'insufficienza a questo disco mi sembrava un pò troppo, però è inutile che questa band continui a fare album su questo livello. E' chiaro che hanno bisogno di un cambiamento radicale o forse del completo scioglimento. Questi quattro album possono andare bene tutto sommato, magari possono sfornare un live visto che sono bravi ma poi basta.
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Altre recensioni
Di GrantNicholas
"'Under Cover Of Darkness' è uno dei rari casi in cui il primo estratto è anche la migliore canzone del lotto."
"L'interruzione dell'egemonia imposta da Casablancas ha portato una ventata d'aria fresca nella proposta dell'ormai esperta band statunitense."
Di gluca1985
Angles è un lavoro a dieci mani, un'opera in cui confluiscono svariate fonti d'ispirazione.
Gli Strokes reinventano se stessi senza cedere a false sirene, dimostrando una buona dose di coraggio.
Di rdegioann452
I nostri amici fighetti newyorchesi ci spiazzano non poco e svoltano verso un pop eighties.
Taken for a Fool è senza dubbio la traccia migliore di Angles.