Di tutte le taroccature della Disney mai prodotte nel corso dei secoli, L’incantesimo del Lago, prodotta dalla fantastica Warner Brothers (comunemente chiamata Warner Bros.), la stessa casa produttrica che ha creato Il Gigante di Ferro di Brad Bird, è forse una delle peggio riuscite di sempre, ed anche una delle più palesi. Effettivamente, d'altra parte, è anche uno di quei film che ANCORA ADESSO viene scambiato per Disney dai profani e viene, un pò giustamente, considerato un film d’animazione di tutto rispetto ed adorato da un discreto numero di fan.

Diciamo che a livello di disegno ed animazioni per l’epoca di produzione era, effettivamente, un film di tutto rispetto, ma la storia... beh, diciamo che aveva le potenzialità ma, come direbbe la mia sempiterna prof di lettere delle medie, “non si applica”. Malgrado ci provi a farsi valere, questo film non ce la fa, è il cosiddetto “cugino ritardato e ignorante” della produzione animata di quegli anni. So che non ci credete, perciò andiamo ad analizzare bene i motivi di questa mia semplicissima opinione. Dopotutto, ci metti un attimo per dire che un film fa schifo, e per carità, so che ci sono nostalgici che si offenderanno a quel che stanno leggendo tutto questo, ma non vi sto assolutamente a darvi dei coglioni, perché sono gusti, per l'amor del cielo.

La storia si apre con questi due gagni, Derek e Odette, che si odiano ammorte, e due genitori, Guglielmo padre di lei e Uberta madre di lui, che sarebbero da mandare ad uno degli speciali di Real Time del calibro di “Io e la mia ossessione” e “Party Mamas”. In sostanza, questi due signori rimasti entrambi (apparentemente) senza dolce metà, hanno avuto la brillante idea di costringere i figli a sposarsi in futuro per unificare i regni e rendere più semplice le loro future partite a scala quaranta nel bar dei pensionati. Una situazione completamente contraria a Romeo e Giulietta, insomma.

Lasciamo stare le acconciature Umberta, madre del protagonista maschile, Derek, la quale sfoggia capelli brizzolati simili ad un cono di zucchero filato gigante, e glissiamo anche sui capelli da frate indovino di Guglielmo, padre della nostra eroina, Odette. Quello che fa davvero pensare dei genitori di 'sti due casi umani è la loro idea troppotattica di far conoscere i due tipi quando hanno all’incirca 6 anni, come se qualunque donna della Terra potesse mai pensare di SPOSARE un uomo dopo che l’ha visto scaccolarsi, mangiare l’improbabile e rubarle le merendine dalla cartellina.

Cazzi e mazzi, i due crescono giustamente odiandosi a morte, anche perché diciamocelo, tutti noi crescendo preferiremmo non vedere mai più gente che abbiamo conosciuto in quel periodo di fuoco, fiamme e brufolate che è l’adolescenza, figurarsi doversi SPOSARE con qualcuno che non solo ha riso di te, ma ti ha anche bullizzato per tipo... che so... tutta la vita? Ma oh, questo è un film per bambini e loro si bevono qualunque cosa, e così Odette dopo essere passata da bimba piacente, a cesso con trecce ed apparecchio (NEL MEDIOEVO), a ragazza nuovamente piacente, è diventata una gnoccona con capelli che manco Barbie Fashionstars e un abito tipo sirena che all’epoca medievale equivaleva probabilmente a girare in baby doll.

Derek, al quale la madre PER NIENTE ossessiva avrà sicuramente vietato ogni rapporto con qualsiasi donna che non fosse Odette (psicologia di prim’ordine), viene preso improvvisamente, casualmente e senza alcun motivo al lazlo dai propri ormoni e dopo aver cantato una canzone di due secondi le chiede di sposarlo sedutastante. Entrano fiorai, spuntano orchestre a caso e i genitori fanno la ola dagli spalti... ma Odette sembra per un secondo rinsavire dalla sua condizione di eroina in uno show per bambini, una situazione completamente contraria a quella shakesperiana di Romeo tifoso dell'Hellas e Giulietta tifosa del Chievo eppure innamorati tra loro, e parte un dialogo che, per dovere di cronaca, riporto qui sotto rivisitato dalla mia personalissima licenza poetica.

Odette: Oh ciccio, ma te mi vuoi sposare solo perché sono una sgnacchera?

Derek: Avoja, zia!

Odette: Ma quindi per te conta solo essere sgnaccheri?

E qui Derek se ne esce con la frase che gli guadagnerà per sempre il titolo di miglior principe di sempre.

Derek: ...che altro c’è?

Il re delle figure di merda, signore e signori. Prego, contenete gli applausi per questa perla poetica per la fine della recensione. Questo era l’insegnamento che il film voleva propinarci, ma tranquilli, non ce ne saranno altri fino alla fine e non si accennerà a questo discorso MAI PIU’.

Ad ogni modo, Odette decide di non voler sposare un pirla del genere (della serie almeno il principe di Cenerentola non parlava e basta, questo ha tolto ogni dubbio!) e se ne va con suo padre per nuovi orizzonti. A questo punto arriva la trama a rompere le scatole, e Odette viene rapita sulla strada di casa da un cafone arrogante, e suo padre, ferito mortalmente, muore prima di riuscire a dire a Derek chi o cosa ha portato via sua figlia, ma gli dice invece che è stata rapita da un "grande animale", e che "non è ciò che sembra". In sostanza, invece di descrivere brevemente in poche parole e in pochi secondi chi abbia rapito il suo bel rampollo, questo vecchio scemo dice come epitaffio che è stata rapita da un animale grande, grosso cattivo in un tempo equivalente a un minuto esatto.

Boh.

Passano i mesi e Derek continua a pensare a come trovare Odette, struggendosi per lei mentre gioca a tiro con l’arco con gli amici e cerca di scappare dai tentativi di sua madre che, ripresasi decisamente in fretta dalla perdita di Odette e dalla morte del suo amico, vuole vedere ammogliato il figlio con qualunque principessa fertile di passaggio.

Uberta: Derek, come osi essere tanto in pena per la tua principessa scomparsa?!?

Un minuto di silenzio per il lutto portato con così tanto sentimento da questa povera donna.

Grazie.

Odette nel mentre è rinchiusa in un lago a caso, ed il suo rapitore altri non è che un mago cattivone e un pò cesso di nome Rothbart, che vuole sposarla per avere il regno di suo padre ormai morto. Chiamalo cesso e cattivone (e lurido già che ci siamo), ma costui vuole avere un regno conquistato in modo legale (per modo di dire) e come bonus ha anche una moglie neo-regina di gnoccaggine tutto in un colpo solo! (Doppio colpo!) Lei ovviamente è contraria e quindi continua a starsene nel lago a farsi trasformare in cigno ogni santo giorno e non pensa minimamente di provare a scappare, poichè si fida di Derek e del fatto che sicuramente andrà a cercarla (anche se solo un’ora prima l’aveva mandato a quella provincia umiliandolo di fronte a tutti, ma oh, forse Derek è un pò sadico). Probabilmente però la colpa non è solo sua, perchè dopo pochi fotogrammi la vediamo intenta a parlare con una fratercula pulcinella di mare di nome Puffin, una rana di nome Jean-Bob, convinto di essere un principe, e una tartaruga di nome Lorenzo Posapiano... quindi forse nell’acqua del lago vi è qualcosa di ben più allucinogeno di normale acqua di fonte.

Succede un po’ di roba, e Derek trova Odette assolutamente a cazzissimo dopo aver intelligentemente pensato che il mostro che l’ha rapita fosse... un cigno travestito. Questo perchè Guglielmo, come vi ho già detto, mentre spirava tra le braccia di Derek, gli aveva detto che la figlia è stata rapita da un "grande animale" e che "non è ciò che sembra", e Derek, giustamente, è arrivato a dedurre che il "grande animale" fosse un animale apparentemente innocuo in grado di mutare forma, e quindi, considerando tutto questo, per poco non stata uccidendo la sua amata Odette. Sorvolando su questo brillante ragionamento (citazione necessaria), finiamo alla scena clou: Derek ritrova Odette e le promette che farà un giuramento di amore eterno la notte dopo, assicurandosi prima che quella precisa notte NON ci fosse la luna e quindi Odette non potesse trasformarsi in umana per raggiungerlo al ballo.

Qui però va un appunto: come mai per fare sto minchia di giuramento, Derek deve avere Odette FISICAMENTE PRESENTE? Soffre di Alzheimer prematuro e si dimentica della sua faccia se non gliela si sventola costantemente sotto il naso? Oppure ha un solo neurone, attualmente troppo impegnato a ricordarsi con chi si sposerà Liam nella prossima puntata di Beautiful?

Non avremo mai risposta a questi quesiti, ma dato che lo stregone ha un po’ l’anima da troll inespresso (e si intende come tale dato che nel presunto medioevo fantasy non esisteva ancora un ask su cui fare domande del cazzo con l’anonimo) decide di trasformare la sua servetta cessa e un po’ sbroccata (tecnicamente Bridget, o Odille, ma nessuno nel film dirà mai il suo nome) in una copia di Odette vestita goth (ovvero l’abito standard di Odette con colori swappati, ma oh, il risparmio è guadagno) e la manda al ballo di Derek e la sue veli-ehm, pretendenti.

Cazzi e mazzi, Derek fa il giuramento alla falsa Odette e quella vera rischia di crepare per colpa della sua imbecillitudine. La trama torna a rompere i maroni e il nemico attacca Derek che riesce ad ucciderlo con il classico colpo di culo del principe, riuscendo a resuscitare Odette e a farla anche tornare umana.

Evviva evvivona, i due si sposano a quanto pare due giorni dopo, senza manco pensare a fare il funerale al padre di lei, padre di cui nessuno sembra ricordarsi, dato che passano il tempo a ricordare ad Odette di essere stata un cigno, con tanto di abito da sposa e riferimenti cigneschi ovunque.

Derek: Hey Odette... ti ricordi di quella volta che tu fosti trasformata in un cigno da uno stregone?

Odette: ...

Derek: Questo abito da cigno te l'ho fatto io. Ti piace?

Cosa ci ha insegnato dunque questa meravigliosa favola tarocca? Andiamo per ordine:

1) Obbligare i tuoi figli a sposarsi è un modo perfettamente sano di crescerli, di certo prima o poi si innamoreranno SPONTANEAMENTE l’uno dell’altra.

2) Effettivamente, palesare il solo interesse per l’aspetto fisico alla propria donna non è una tecnica così sbagliata. Prima o poi se ne dimenticherà e ti sposerà lo stesso.

3) Il caschetto è un taglio perfettamente virile e sempre in voga.

4) Se mai ti venisse in mente di avere amor proprio e dire qualcosa di intelligente, tranquilla, passerà presto e nessuno ne parlerà più.

Avevo amato questo film d’animazione da piccolo, ma riguardandolo adesso non posso fare a meno di chiedermi che cosa ero convinto di guardare. E’ comunque piuttosto lollabile, quindi se volete ridere delle espressioni da pesce lesso di Derek, ve lo consiglio vivamente!

PS: L’incantesimo del Lago è davvero una delle poche storie per bambini con un principe in grado di competere con Eric (de La Sirenetta, della Disney) in quanto a cretinaggine (anzi, forse coglionaggine). Questo almeno glielo dobbiamo.

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