• Voto:
Dopo aver toccato il picco creativo con "Quadrophenia" per gli Who fu inevitabile l'inizio del declino, per via anche della situazione di sbando che regnava tra gli artisti in quel periodo nella palude di eroina e alcool del rock'n roll....
Gli aspetti di novità in questo disco sono rappresentati dall'assenza di sintetizzatori ed orpelli che avevano caratterizzato soprattutto l'album precedente (arma a doppio taglio capace di strabiliare l'ascoltatore ma anche di soffocarlo in una morsa di ridondante opulenza) e da un clima di malessere e depressione presente nei testi. Il livello delle composizioni è decisamente più basso dello standard, anche se qualche buona canzone c'è:
Inizierei citando la più famosa del disco "Dreaming from the waist" diventato subito un cavallo di battaglia nei concerti, dove il grande John Entwistle giganteggia dall'alto della sua strabiliante tecnica bassistica con degli svolazzanti virtuosismi solistici, e la bella ballata "Imagine a man" guidata dall'acustica di Pete e dal Piano dell'ospite d'onore di tutto il disco Nicky Hopkins (presente in praticamente tutti i dischi degli anni 70 degli Who).
Merita un'ascolto anche "Blue red and grey" dove il protagonista vocale è Pete che si accompagna con un Ukulele, sostenuto dal sottofondo di tromboni suonati da John, pezzo dall'atmosfera molto particolare e scarna però molto efficace ed emozionante. Sul versante arrangiamento sono notevoli le parti chitarristiche di "However much i booze" mentre di poco conto è la melodia.
Le altre canzoni sono poco interessanti e non hanno una direzione precisa, l'unica che mi viene in mente è "Success story" più che altro per il delirante video che l'accompagnava nel film "Kids are all right" in cui John Entwistle giocava a tiro al piattello con i propri dischi d'oro.... Keith Moon risulta un pò sottotono in tutto il disco, meglio però della sonnolenza che provoca la sua performance sul seguente "Who are you".
In definitiva il disco più fiacco dell'epopea Who con Keith Moon, quelli senza di lui non li inserirei neanche nella discografia da tanto son brutti...
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