Già, gli "Yardbirds" il gruppo blues rock inglese che ha svezzato tre guitar heroes: Eric Clapton; Jeff Beck e Jimmy Page.

Il primo "embrione" che va' dal '63 al '65 prevedeva Clapton alla solista e un repertorio rigorosamente blues, Clapton lascia per seguire il suo amore blues e Jeff Beck entra nell'organico stravolgendo le composizioni con la sua telecaster; riesce a brillare più di Clapton e il suo stile conia una certa tendenza al chitarrismo rock da palco, ben presto le sue schitarrate indiane lasciano spazio ad una seconda solista: Jimmy Page.
Due geni, si sà, non possono sopravvivere sotto lo stesso tetto, Jeff lascia per la carriera solista e Jimmy strizzando l'occhio alle sperimentazioni rock blues e (poco onestamente) ai nuovi lavori di Beck (Truth & BeckOla) trasforma il gruppo in "New Yardbirds" e poi in Led Zeppelin...

Questo lavoro è una reunion dei due superstiti, Jim McCarty e Chris Dreja (rispettivamente batteria e chitarra) accompagnati dal buon chitarrista Gypie Mayo che si avvicina allo stile di Beck più pastoso e al picking di Page. Ospiti d'onore al volante delle lead guitars come Joe Satriani in "Train kept a rollin'" che riesce a far deragliare letteralmente il "treno" con un assolo ipnotico, S. Vai (produttore) alle prese con "Shapes of Thing" con un assolo sfarfallante, piuttosto che Brian May in "Mr you're a better man than I" o Slash e Lukater.

Chicca imperdibile l'ospite d'onore: "JEFF BECK" in "My Blind Life" dove la sua chitarra si mescola (o è anche lui?) all'armonica blues del gruppo per un assolo onesto e sincero (con tanto di bottleneck finale). Nei quindici brani figurano anche nuove composizioni del gruppo, come "Crying out for love" l'unica, a mio parere, che vale la pena di inserire nel resto della serie dei "Gallinacci" da cortile!

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