I This Routine is Hell sono uno di quei gruppi di cui l'odierna scena internazionale punk e hardcore ha bisogno davvero fortemente.

Che lo si ami o lo si odi, il punk rock è nato con l'idea di fare qualcosa di diverso dalla solita brodaglia, prendendo spunto dagli elementi piu ruvidi del beat e del rock and roll (ormai caduti nel dimenticatoio) e diventato l'antitesi perfetta del progressive in voga negli anni 70 e delle canzoni da classifica sempre più blande. Perö c'è voluto troppo poco per il genere a sputtanarsi e diventare una patetica imitazione di se stesso, escludendo una manciata di gruppi (Black Flag, Minor Threat, Adolescents…) che hanno ridefinito il genere all'alba del decennio successivo, estremizzandone le caratteristiche, rendendolo "hardcore".

I This Routine is Hell hanno più in comune con la freschezza di questa prima ondata di gruppi che non con le blande formule riciclate in cui il punk/hardcore è affogato fino al collo.

Il gruppo ha confezionato un EP, "Repent. Repeat" fatto di poche canzoni, relativamente corte, estremamente ruvide e abrasive e con una tendenza a rendere il mix assai dinamico grazie a improvvisi cambi di tempo e mood.
Le canzoni sono rette da una solidissima sezione ritmica, e adornate da accordi ora dissonanti, ora ammiccanti a influenze più melodiche, mentre la voce è grezza, "ignorante" e urlata.

Tutto ricorda molto da vicino "CVA" dei Paint it Black, ma i This Routine is Hell hanno sperimentato molto di più in direzioni alternative, specialmente verso la fine di quest EP, rallentando i toni e facendo ruggire le chitarre un pò meno.

Questo è un disco hardcore "come va fatto": canzoni senza compromessi, strutture intelligenti e sempre in evoluzione, passione e convinzione che traspariscono da ogni poro della performance della band, catturata in studio senza troppi orpelli e decorazioni inutili, lasciando intuire il potenziale live di questo gruppo olandese.

Ascoltalo qui (anche in download gratuito).

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