Rimango sempre più sbalordito del fatto che su Debaser si ponga spesso l'attenzione su gruppi blasonati, anche con recensioni multiple o doppioni, quando invece si potrebbe anche dare uno sguardo a ciò che è poco pubblicizzato e a volte molto più interessante. Ed ecco perchè ho provato uno stupore infastidito nell'impossibilità di leggere recensioni sui Threshold.
Sicuramente una band progressive da non accomunare ai Dream Theater, infatti credo che i paragoni si sprechino e siano del tutto fuori luogo: i Threshold hanno un attitudine molto più heavy e thrash dei colleghi, e Subsurface è un ottimo manifesto di quanto già avevano dimostrato con gli altri ottimi Hypotetical o Psychedelicatessen. Credo che questo Subsurface rappresenti un vero e proprio apice per il gruppo inglese. Sicuramente grandi musicisti, con ottime doti tecniche ma mostrate con intelligenza e sobrietà, prediligendo la creazione di atmosfere realmente emozionanti.
Il brano che apre il disco è Mission Profile, con i suoi 8 minuti e passa, e dimostra come incastrare bene in un brano decisamente metal un'ottima tastiera mai presuntuosa o prepotente. Ground Control ci presenta ancora la band in un'attitudine veramente heavy ma a tratti dolce e romantica: la voce si muove eccellente, ed eccellenti sono gli inserti solistici sia nelle parti più aggressive che calme. Si nota in tutto il disco una piccola vena di elettronica, che non guasta, anzi, rende più fresco ed interessante questo disco. Opium prosegue il discorso della precedente track, e per capire davvero l'essenza meravigliosa di questo disco aspettiamo ansiosi l'arrivo di The Art of Reason. C'è di tutto in questa meravigliosa song: la melodia, le eccezionali doti tecniche, le eccezionali composizioni. Una canzone di una imponenza quasi spaventosa e i suoi dieci minuti vi sembreranno dolci momenti. Pressure dona invece piacevoli martellamenti alle orecchie, ma con la solita classe indubbia. La seguente Flags and Footprints è una meravigliosa prog-ballad (termine che ho coniato io per l'occasione, forse non avrei dovuto...!), imprevedibile. Static è la canzone che forse meglio stava tra le due canzoni che esprimono la maggior dolcezza in tutto il disco. Infatti l'ultima song, The Destruction of Words è una della meraviglie più incredibili che le mie orecchie avessero mai sentito.
In conclusione: un disco da avere, e peccato che non si possa imporre di comprarlo, perché non averlo sarebbe un peccato. Per tutti quelli che cercano le risposte musicali in gruppi molto più blasonati, consiglio di cercare bene nei Threshold. Non scoprirli e non amarli sarebbe davvero un peccato.
Elenco tracce testi samples e video
03 Opium (06:48)
lost in the haze
so far away
how can we get back home
lost in the haze
so far away
who's going to guide us home
i've struggled to get near it to backwards engineer it
but all i find is a smoke and mirror game
the recondite monopolise the airwaves
till all believe there is no other way
and this is how we live our lives our opium is televised
till finally they watch us fade away
our lifeless generation is going to the wall
a languid demonstration of daze before a fall
a preconceived condition imagined long ago
but will we ever know all that lies below
they'll print it on the front page to synthesise an outrage
but all we find is a decoy once again
duplicity and trickery surround us
till all believe there is no other way
and this is how we fall asleep their opium is running deep
till finally they watch us fade away
our lifeless generation is going to the wall
a languid demonstration of daze before a fall
a preconceived condition imagined long ago
but will we ever know all that lies below
waiting to play are we the pawns in this game
paving the way watching the kings make their claim
martyrs and spies although we don't realise
falling away under the watch of their eyes
this is the way we've chosen to be
this is the road that we go down
as clear as the day but still we don't see
we'll only know when it's over
lost in the haze so far away how can we get back home
lost in the haze so far away who's going to guide us home
and this is how our nation died our opium has satisfied
and finally they watch us fade away
our lifeless generation is going to the wall
a languid demonstration of daze before a fall
a preconceived condition imagined long ago
but will we ever know all that lies below
Carico i commenti... con calma
Altre recensioni
Di splinter
"Subsurface può tranquillamente definirsi il capolavoro del gruppo senza vergognarsi né temere critiche."
"Consigliato davvero a tutti da chi ha un caos interiore da scatenare a chi possiede un grande, grande cuore."