Forse è l'ennesimo film sui vampiri e i malvagi, sulla famiglia e i buoni sentimenti, sull'amore impossibile e le sue maledizioni, su un mix di tutto questo e tanto di più. Si potrà dire che un film di Tim Burton: questa è la dicitura più azzeccata.

In fin dei conti è una versione vampirizzata di quella poetica, malinconica e splendida storia di "Edward mani di forbice": Depp non pare neanche invecchiato!

E' la storia di una famiglia maledetta da una strega innamorata e ingannata da un giovin playboy settecentesco, che risvegliatosi 200 anni dopo fatica non poco ad orientarsi: unica bussola l'amore tenace per la sua famiglia, o almeno per quel che resta dei suoi strani discendenti.

Burton ha i suoi attori preferiti e non si mette problemi a richiamarli ogni volta che servono ad incarnare le sue idee: splendida eccezione Michelle Pfeiffer che non vedevamo dal Catwoman del 1992 in Batman-Il ritorno.

Ambientazione e scenografia dark-gotica, fotografia, effetti speciali (non troppi, ma ben scelti) e cast integrati perfettamente nella storia, che finisce esattamente come inizia... Non è possibile spiegare molto di più, si rischierebbe di essere tacciati di spoileraggio.

Se proprio dovessi definire quest'ultimo lavoro di Burton riuserei il termine "un mix di generi", ma con una dose di romanticismo e sentimentalismo che probabilmente non ritrovavamo da tempo.

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Altre recensioni

Di  Bloody Francy

 Tim Burton ancora una volta colpisce con le sue "ombre oscure".

 "Ogni famiglia ha i suoi demoni".


Di  Mely

 Burton ha saputo sfruttare questo crescente interesse verso le creature gotiche creando un film che ha poco a che fare con i recenti film e telefilm sui vampiri.

 Se alcuni avevano un po' storto il naso pensando che anche lui si era piegato alla moda dei vampiri adolescenti, consiglio di mettere da parte i pregiudizi e guardare il film con obbiettività.