Dalla parte sbagliata della strada. La vita vissuta al margine. Vista dai bordi. Dal basso. La fantastica apertura da West Side Story ci proietta dentro un altro mondo. Romantico e aspro. Fumoso e distante. L’America così non la conosciamo. O crediamo che non esista. Invece, qui, i colori bianco e rosso e le stelle della bandiera americana sono sbiaditi, sono slavati. O non esistono. L’America non sempre vince. Non sempre è prima. Non sempre è migliore.

Perché mi piace così tanto questo disco? Perché in certi momenti della vita ti rendi conto che non tutto è perfetto come si immaginava. Perché qualche sabato sera preferisci stare chiuso in casa con un bicchiere di whiskey in mano mentre ascolti in sottofondo i rumori allegri e chiassosi di chi va a divertirsi. Perché, magari, è inutile uscire quando sai benissimo che la ragazza che ami la vedrai con un altro. Perché vuoi spegnere la tv, il cervello, tutto e non pensare. O perché, semplicemente, non bastano i soldi neppure per riempire il serbatoio di benzina della tua auto. Non è retorica. Il motto dei nostri giorni è vincere, non mollare, passare sopra a tutto e a tutti. Ma perché? Perché non si può cedere la mano un attimo, lasciare il passo. Fermarsi. Stop.

Waits, ha vissuto sulla sua pellaccia questi momenti. Li ha vissuti molto più pericolosamente di gran parte di noi. L’alcool, la droga, gli amori perduti. Un corpo estraneo in un Paese che non ti permette di non essere un vincente, un numero uno. Se non ci provi – e vinci - sei fuori dal gioco. Sei un nulla. Sputtanato e schifato da chi, squadrandoti dall’alto della sua carriera di successo, ti deplora, o peggio non ti vede per nulla. New York in questo senso è una jungla. Se non mangi sarai mangiato. E Waits si siede, beve, e non solo, aspettando il suo predatore.

Questa manciata di canzoni sono, a voler essere oggettivi, grandiose. "Christmas Card From A Hooker In Minneapolis" si apre con un pianoforte delicato a narrare una storia d’amore crudele. La voce di Tom è al massimo splendore. Dolcissima e struggente. Una coltellata al cuore. "Romeo Is Bleeding" e "$29.00", jazz e blues fusi in un'amalgama fumoso e ubriaco. "Wrong Side Of The Road", dalla parte sbagliata della strada: ”then with my double barrel shotgun, and a whole box of shells, we'll celebrate the 4 of july, we'll do 100 mph”. "Whistlin' Past The Graveyard", il classicone, con un portentoso andamento blues. Enorme canzone di Waits.

Forse è inutile parlare di ogni traccia dell’ album. Qui non ci sono cadute di tono. Non ci sono riempitivi. Tutta sostanza. Polpa succosa. Per affamati di vita. Ragazzi, per me, il disco più “caldo” di Tom Waits.

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