L'abito non fa il monaco, non si giudica un libro dalla copertina, e, mi viene da aggiungere, neppure un disco dei Toner Low.

Dietro l'esplosivo arancione acido del primo disco del gruppo olandese infatti, si cela una nera bolla di sabbia, pronta a inghiottirci non appena avremo schiacciato il tasto "play". Il trio qui si diverte a soffocare l'ascoltatore con vagonate di polvere stoner miscelate a violente sberle drone. Il tutto viene ricoperto da un forte desiderio di doom e di psichedelia

Una nera esplosione lisergica che catapulta l'ascoltatore in universi dove la gravità è una forza che attrae i suoni e non i corpi, dove possono trovare sazio anche piccole divagazioni industrial, funzionali alla destabilizzazione mentale dello psiconauta.

Dagli Sleep e gli Electric Wizard, a Stephen O'Malley, dagli High on fire, ai 35007.

Un salto nell'abisso.

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