Toni Childs era praticamente sconosciuta sul finire degli anni ottanta quando uscì questo suo album che la rivelava cantautrice dalla voce originale e potente, capace di portare alla ribalta sonorità nuove e interessanti.

Prendiamo il funky-soul del pezzo d’apertura («Don’t Walk Away» che fu anche singolo di successo) in cui la sua vocalità viscerale è sostenuta da un coro gospel e da un gagliardo ensemble di sassofoni. Subito dopo il fascino caraibico di «Stop Your Fussin’» e poi nella mia personale scaletta di preferenze le saltellanti «Walk And Talk Like Angels» e «Let The Rain Come Down» assieme all’ipnotica sensualità di «Where’s The Ocean» che chiude l’album su un tono elegiaco.

Secondo me però il vero gioiellino è «Zimbabwae» - intrisa dei suoni e dei colori musicali dell’Africa australe - che richiama la nostra attenzione verso quella parte del continente che in quegli anni affascinava molti musicisti (pensiamo al Paul Simon di “Graceland” e ai Simple Minds di “Mandela Day”) ma pur sempre dilaniata dai conflitti interrazziali oltre che interetnici: non bastano ovviamente i versi pacifisti di una canzone, ma almeno ci aiutano, ancora oggi, a non dimenticare.

Complessivamente dunque un album di grande spessore, che il quel 1988 passò un po’ inosservato dalle nostre parti, ma che non deluderà chi volesse riscoprirlo.

Elenco tracce e video

01   Don't Walk Away (04:00)

02   Walk and Talk Like Angels (05:48)

03   Stop Your Fussin (04:40)

04   Dreamer (05:01)

05   Let the Rain Come Down (04:51)

06   Zimbabwae (06:18)

07   Hush (04:04)

08   Tin Drum (05:41)

09   Where's the Ocean (04:41)

Carico i commenti...  con calma