I Turbonegro son tornati, con immensa sorpresa e sommo gaudio dei loro fans. La formazione scioltasi nel 1998 a Milano ha deciso di riformarsi dopo una fortunata serie di concerti tenuti in alcuni festival del nord Europa. Il disco, ve lo dico subito, è una bomba e, proprio come dicevano Elio e le storie tese in apertura del loro disco d'esordio, bisogna stare attenti che non vi esploda nel culo.

Vi attende quindi una miscela esplosiva di Ziggy Stardust, Stooges, Beatles, Pistols, Kiss e Motorhead con pezzi ultrarockandroll accompagnati da testi al limite dell'assurdo (micidiale in questo senso "Drenched In Blood"). Altre gemme di questo lavoro sono la straordinaria Fuck The World, la travolgente Sell Your Body To The Night (irresistibili riff e ritornello) e l'ironica Turbonegro Must Be Destroyed (invettiva contro chi vede i Turbonegro come qualcosa di negativo, incapaci quindi di intendere il sarcasmo e la nera ironia che trasportano il gruppo).

Un album decisamente divertente anche se è da far notare che rispetto ai precedenti lavori è venuta a mancare quell'urgenza punk che rendeva ancora piú travolgenti i pezzi e soprattutto la voce di Hank è piú docile e morbida, insomma meno aggressiva, ma penso che ciò non sia una cosa cosí grave visto la qualità complessiva del disco.

Da far notare inoltre che finalmente i nostri sono riusciti a fare una copertina decente grazie all'apporto della matita di Klaus Voormann, colui che disegnò la copertina di Revolver dei Beatles e considerato come il quinto elemento della band di Liverpool. Al mixaggio ci troviamo invece Joe Barresi uno dei padri putativi della scena stoner avendo collaborato in passato con Kyuss e Fu Manchu. Produce la Burning Hearts che si è occupata anche di ristampare i loro ultimi 2 lavori in studio. Esiste anche l’edizione limitata in (finta?) pelle con bonus DVD con pezzi dal vivo e sessions in studio.

C'è pure il sito ufficiale del disco, dove si possono scaricare alcuni pezzi.

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