Gli Ufo, uno dei più grandi gruppi dell' "Hard Rock Era" dopo aver sfornato ottimi lavori, uno su tutti il mitico "Phenomenon", decisero di pubblicare quello che personalmente considero come il loro miglior disco. Un live. Uno dei live più incendiari della storia del Rock.

Siamo nel 1979 e questo "Strangers In The Night", che racchiude le loro migliori canzoni registrate in vari concerti in giro per gli U.S.A. li consacrò definitivamente nell'Olimpo del genere. Ciò avvenne anche grazie alla tecnica di uno dei più grandi chitarristi della storia, il celeberrimo Michael Schenker. "Strangers in The Night" è un concentrato di hard rock furioso, incandescente e pirotecnico con assoli spettacolari e mirabolanti. Un disco che traccia dopo traccia rapisce l'ascoltatore senza nemmeno che questo se ne accorga. L'aggiunta delle tastiere di Paul Raymond non fa che favorire quell'atmosfera fantastica presente nell'album. Le canzoni eccetto qualcuna sono simili a quelle degli album in studio ma hanno quella foga tipica dei live dell'epoca.

Si parte subito con uno dei loro pezzi più accattivanti, "Let It Roll", che avanza selvaggia, impossibilitando a non muovere la testa con il suo ritornello. Si passa poi per ballate dolci e atmosferiche ("Love To Love") e per dirompenti brani di rock and roll i cui riffs e assoli risuonano come bombe nella testa dell'ascoltatore("Natural Thing", "Only You Can Rock Me", "Out In The Street") e che hanno certi ritornelli, che sembrano fatti appositamente per essere cantati a squarciagola. In seguito si giunge ai pezzi forti dopo la scudisciata cadenzata ed irresistibile di "This Kids". Dopo l'ennesimo intermezzo di dialogo con il pubblico da parte di Mogg, il caldo ed esagitato pubblico (assai fortunati quelli che si trovavano lì senza sapere che sarebbero stati registrati in un tale album) urla alle prime note introduttive di una delle mie canzoni hard rock preferite, "Doctor Doctor", che risulta più potente, ruvida e spiazzante dell'originale in cui il nostro Schenker ci immobilizza con il suo vertiginoso assolo. Segue un altro grande brano, una semi-ballad, la toccante "I'm A Loser" dall'impatto emotivo devastante per usare un eufemismo. Riprende a folle velocità un pezzo dalla potenza ed impatto quasi heavy metal, l'incalzante e sinistra "Lights Out", un altro marchio di fabbrica dei nostri beniamini. Non manca poi la tanto attesa "Rock Bottom" che si colloca tra i picchi dell'album. Questa risulta allungata di ben tre minuti rispetto alla versione di "Phenomenon" grazie all'intro diversa e l'assolo assai più lungo, infuocato e spumeggiante. Conclude l'album un altro classico, la blueseggiante e veloce, "Shoot Shoot".

Dopo l'ascolto dalla durata di quasi 75 minuti si ha la sensazione di aver ascoltato uno dei migliori live degli anni '70 e che rappresenta al meglio quegli anni pieni di tante poderose schitarrate. Con questo lavoro gli Ufo riescono a scriversi un posto nella storia del genere degno dei più noti nomi.

FENOMENALE.


  • Battlegods
    1 dic 07
    Recensione: Opera:
    Grandissimo live con favolose canzoni, basta sentire pezzi come "Only You Can Rock Me", "Natural Thing", "Doctor Doctor", "Love To Love You", "lights Out", "Shoot Shoot"..davvero una band fenomenale e fonte di ispirazione per i Maiden. La rece e' bella e coinvolgente. HAIL TO UFO !!
  • RocKnR0ll
    1 dic 07
    Recensione: Opera:
    bellissimo, uno dei più trascinanti live
  • mocampo
    1 dic 07
    Recensione: Opera:
    lo sto riascoltando ora e non proprio per niente male
  • Rorix
    1 dic 07
    Recensione: Opera:
    Fantastici!!
  • Recensione: Opera:
    Eh sì, questo è un disco Live con la L maiuscola, grnadiosa prova di una band al top. Ovazione per Herr Schenker, da sempre uno dei miei guitar heroes preferiti!
  • Francescobus
    1 dic 07
    Recensione: Opera:
    Che grande band, bravo!
  • Cinghiale
    1 dic 07
    Recensione: Opera:
    Mi manca, vado immediatamente a rintracciarlo.
  • Hoglan
    2 dic 07
    Recensione: Opera:
    Bella recensione e bel disco. Gli UFO non hanno nulla da invidiare a Deep Purple e Black Sabbath, nonostante non abbiano la loro stessa popolarità. Schenker, poi, è uno dei più grandi innovatori della chitarra nel rock
  • misterNo
    2 dic 07
    Recensione: Opera:
    visti live negli anni 80, un bel concerto, ma loro sul viale del tramonto,infatti il teatro tenda fu per 3/4 vuoto... bel live, adoravo "doctor doctor"...
  • Cinghiale
    20 dic 07
    Recensione: Opera:
    Che bomba 'sto disco cazzo!
  • extro91
    30 dic 07
    Recensione: Opera:
    Grazie a tutti!!...l'ho potuta vedere pubblicata solo in queste ultime settimane per problemi tecnici al computer il giorno dopo l'invio della recensione!! XD
  • pirata
    19 apr 12
    Recensione: Opera:
    live stratobombico perfetto superlativo altro che cazzi. michael shenker è un fottuto fenomeno, e gli altri della band impeccabili
  • Roto96
    22 lug 14
    Recensione: Opera:
    Grande disco,recensione discreta.

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