"Queen of Golden Dogs" è un disco che mi ha catturato fin dal primo ascolto. Mi sono bastate le prime due tracce "Fantasma" e "Good animal" per essere trascinata verso altre dimensioni. Suoni a dir poco pazzeschi, atmosfere che raramente ho trovato in opere analoghe.
Credo sia il progetto a oggi più ambizioso di Vessel che sfugge a facili categorizzazioni. Il sound è una miscela unica di ritmi elettronici, musica da camera e influenze barocche e arabeggianti che crea un paesaggio sonoro ricco e complesso.
La produzione è meticolosa, con ogni traccia attentamente realizzata per creare un senso di tensione e liberazione. L'uso di archi, clavicembali e anche strumenti etnici aggiunge profondità e consistenza alle parti elettroniche.
Tuttavia, la natura sperimentale dell'album non è per tutti i palati. Penso sia necessaria una certa preparazione culturale, al di là della innata sensibilità musicale. Io comunque lo trovo un album stupendo, godibile dall'inizio alla fine.
Segnalo anche i pezzi "Arcanum" e "Glory Glory".
Ogni brano oltre al titolo ha anche una dedica a un nome femminile.
La copertina sulle prime mi aveva lasciata perplessa, non la trovavo in linea con la musica che c'è dentro. Poi piano piano ho afferrato. E quando ascolto certi brani osservando quell'illustrazione si amplifica ancor più il senso di fascino profondo suscitato dai suoni.
Nel complesso, "Queen of Golden Dogs" è un ascolto gratificante al massimo. Lo consiglio anche a chi non è abituato alla musica strumentale che mescola più generi e tradizioni.
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