Primo doppio album per quello che è uno dei cantautori più raffinati del nostro paese.
Dopo un disco come "Da solo", non riuscito completamente secondo me, nel quale mostrava un pò la corda, finalmente Capossela torna con un album ricco di novità. Prima di tutto il formato di due dischi che comunque non ne appesantiscono l'ascolto e l'utilizzo di cori e orchestra oltre alla sua solita affascinante strumentazione sghemba.
Veniamo al contenuto del doppio CD: il disco anche se non si può considerare proprio un concept album è tutto compreso nel titolo, "Marinai, profeti e balene" perchè parla proprio di questo. Nel primo disco i testi sono estratti da libri come "Moby Dick" per lo più e poi c'è la già edita "Polpo d'amor" con musiche dei Calexico mentre nel secondo sono tutti testi inediti di Capossela, impreziositi oltre che dai soliti collaboratori dagli amici Greg Cohen al contrabbasso e la splendida chitarra di Marc Ribot. L'atmosfera di questo lavoro rimanda a epoche passate e se chiudiamo gli occhi possiamo anche sentire l'odore del mare quando in sottofondo si sentono tra una nota è l'altra i gabbiani che cinguettano.
Con questo lavoro Capossela dimostra di non aver esaurito la vena creativa come avevo pensato dopo il precedente album e ci regala un disco, anzi due, che cresce ascolto dopo ascolto e si può annoverare fra i suoi migliori, a parere del sottoscritto inferiore solo a "Canzoni a manovella".
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Altre recensioni
Di captanspaulding
"Questo è il capolavoro del disco più ancora delle citazioni letterarie dei vari Melville, Céline, Conrad, Omero ecc."
"Un'opera di un abisso senza fondo di bellezza e conoscenza musico/letterale."
Di zaireeka
La complessità dei riferimenti "nascosti" all’interno del disco è stupefacente.
Forse ci sogniamo, o ci copiamo, tutti a vicenda, in musica e parole?
Di bartleby58
Un'odissea a manovella, dunque, in quell'universo fluido dove l'ispirazione attinge alla sconfinatezza e al grembo del sommerso.
Qui Capossela compie un itinerario fuori dagli itinerari, affronta la circumnavigazione del mare, sigillo titanico dell'esperienza umana.