A due anni di distanza da "Two Hunters", più o meno osannato da seguaci più o meno attenti alla scena Black atmosferica i lupi nella stanza del trono si rinnovano: buttano fuori Dahlen e fanno entrare Lindsay, ex doomer sludger. Dopodichè si cambiano logo e tanto per non rimanere con le mani in mano elargiscono all'umanità questo EP, in attesa della pubblicazione del terzo lavoro serio, "Black Cascade". Nel frattempo però continuano ad abitare nelle foreste, al grido di più verde per tutti, del resto l'estremismo di uno stile di vita ritirato, a contatto con la natura fa da fin troppo facile esca per giovani metallari misantropi. Invece loro misantropi non lo sono affatto, visto che continuano a trattare con la Southern Lord.
Due sole tracce, una ventina di minuti per il Grano Malefico. La prima lascia non poco spiazzati, aprendosi con un ritmo fumoso e oscuro, lento e ossessivo che trasporta l'ascoltatore in una dimensione dispersa e silvestre, appena stemperata dal cantato femminile che ben si inserisce nella nebbia delle chitarre. Siamo di fronte a una nuova svolta stilistica? Neanche a parlarne. "Hate Crystal" toglie ogni dubbio e spezza il letargo coi suoi dieci minuti e rotti, sprigionandosi nella fin troppo consolidata formula targata wittr, vale a dire chitarre taglientissime, drumming sfrenato e screaming al vetriolo di Weaver. Unica nota di demerito è la mancanza di intarsi ambient, che hanno contribuito non poco a rendere il precedente "Two Hunters" così straordinariamente evocativo.
Da una parte un timido, discreto tentativo di sperimentazione, dall'altra la riconferma di talento e capacità che giunge da un terreno ben più conosciuto. In ogni caso i lupi hanno ritrovato le forze. L'inverno è finito, e la primavera li condurrà alla Nera Cascata.
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